Sono stati quasi trecentomila i visitatori alla Fiera internazionale del libro di Torino, con una diminuzione, rispetto allanno scorso solo del 2/3 per cento. Lo ha sottolineato il presidente della Fiera, Rolando Picchioni, alla conferenza di chiusura della manifestazione. Picchioni - affiancato dal direttore editoriale, Ernesto Ferrero - ha ricordato che la rassegna, dopo le molte polemiche per la presenza di Israele, negli ultimi due giorni, ha recuperato circa il 15 per cento di visitatori rispetto alle stesse giornate dellanno scorso. La manifestazione non ha quindi risentito del boicottaggio degli attivisti filopalestinesi e dei centri sociali. Record anche la copertura stampa: 900 testate giornalistiche provenienti da tutto il mondo, con oltre 2.400 giornalisti.
I libri più venduti sono stati: Il treno dellultima notte di Dacia Maraini, Durante di Andrea De Carlo e La deriva di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella per Rizzoli. Per Einaudi Il lato sinistro del cuore di Carlo Lucarelli e Luomo che non credeva in Dio di Eugenio Scalfari. Per Mondadori vendite superiori a tutte le edizioni precedenti della Fiera. I titoli numero uno sono La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano e Gomorra di Roberto Saviano. Soddisfatti anche da Giunti, con una punta del 30 per cento di incremento delle vendite nella giornata di domenica.
Al Gruppo Editoriale Mauri Spagnol sono in cima alle vendite il duo Marco Travaglio-Peter Gomez e Massimo Gramellini, rispettivamente con Se li conosci li eviti e Cuori allo specchio. Grande soddisfazione anche tra gli editori piccoli e medi. Alla Fiera del Libro, come ogni anno, si compra, si vende e si ruba. La percentuale dei libri «soffiati» si aggira intorno al 5 per cento.
Grande successo anche allo stand di Israele che in cinque giorni ha visto esaurire la gran parte dei titoli proposti con circa 10mila volumi complessivamente venduti oltre a 3mila bandiere e migliaia di gadget: spille, portachiavi, mouse e bottiglie di vino israeliano.
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