«Riconoscimento dellurgenza di individuare in tempi rapidi un percorso condiviso che conduca e garantisca la stabilizzazione dei 5/5 del cantiere scuola con modalità da concordare». In questa frase - contenuta nellaccordo sottoscritto giovedì scorso tra sindacati e provincia di Viterbo - cè la soluzione del problema precari. Un concreto spiraglio che restituisce dignità e - finalmente - certezza sul futuro per tanti giovani, molti dei quali sono anche padri di famiglia. Questo risultato positivo è giunto al termine di una lunga fase di polemiche innescate dal centrosinistra perché i progetti del cantiere-scuola erano stati avviati dalla precedente giunta di centrodestra. E in seguito, lassessore allAmbiente Francesco Battistoni (Forza Italia) aveva ampliato liniziativa, visti i concreti risultati ottenuti grazie allimpiego dei giovani precari. Cambiata la maggioranza, lassessore Di Meo aveva parlato di «mancata copertura finanziaria» e di «assunzioni clientelari» per avere il pretesto di non procedere alla stabilizzazione dei cantieristi.
Dal canto suo, Battistoni aveva replicato dimostrando la totale infondatezza delle accuse della sinistra e, avendo preso a cuore la sorte dei precari, ha messo alle strette la giunta Mazzoli con una serie di iniziative che sono sfociate nella protesta a oltranza dei giovani, fino a costringere il centrosinistra ad accettare la soluzione richiesta dai sindacati, condivisa, peraltro, dal centrodestra.
«Per fortuna - ha commentato con soddisfazione Battistoni - alla fine è prevalso il buonsenso.
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