Siena - L'eroe nerazzurro è Matrix. Segna due gol contro il Siena, regala la vittoria e lo scudetto all'Inter. Marco Materazzi, il difensore centrale campione del mondo, oggi era l'unico italiano in campo nell'undici di Mancini. Ha letteralmente trascinato la sua squadra alla vittoria, prima segnando di potenza, in mischia, poi trasformando un rigore, fatto ripetere due volte dall'arbitro, e lui tutte e due le volte ha fatto centro, la seconda addirittura spiazzando il portiere come un consumato bomber. Nella scorsa stagione Materazzi stava per andare via all'Inter, e invece è rimasto e ha vinto lo scudetto. In Nazionale era andato ai Mondiali come riserva: invece ha giocato e segnato, risultando decisivo più di una volta, come nei rigori della finalissima.
Quest'anno ha disputato un campionato perfetto: uno dei pochissimi giocatori che, dopo aver conquistato il titolo mondiale in Germania, si è confermato ai massimi livelli disputando una stagione superlativa. Trentaquattro anni (è nato a Lecce il 19 agosto 1973), quest'anno ha raggiunto la propria maturità calcistica confermandosi leader in campo e formidabile realizzatore. Dotato di buona tecnica, di un sinistro velenoso e di un potente colpo di testa, nella sua lunga carriera ha segnato molti gol.
Dal calcio di periferia all'Everton Inizia la carriera nei campionati minori del calcio italiano. Comincia in serie B con il Messina senza però giocare. Veste le maglie di Tor di Quinto (1991-'92), Marsala (1993-'94) e il Trapani (1994-'95). Viene poi acquistato dal Perugia, con una presenza in Serie B, nel 1995, ma trascorre parte della stagione 1996-'97 nel Carpi, squadra allora militante in Serie C. Nella stagione seguente torna al Perugia. Esordisce in serie A il 2 febbraio 1997, in Perugia-Inter 0-0. Al termine del campionato la squadra perugina retrocede in serie B. Nel 1998-'99 milita nella squadra inglese dell'Everton (27 partite e 1 rete). Terminata la breve parentesi inglese, Materazzi fa ritorno in Italia, ancora al Perugia. Nella stagione 2000-2001 realizzerà 12 gol, record italiano per un difensore. È quello il suo ultimo anno nella squadra umbra. In estate infatti, si trasferisce all'Inter.
La testata di Zidane e i gol realizzati in finale Nella finalissima ai Mondiali di Germania, contro la Francia, Materazzi è uno degli indiscussi protagonisti. Dopo pochi minuti l'arbitro fischia un rigore per la Francia per fallo di Materazzi, che però si riscatta segnando il gol del pareggio pochi minuti dopo. Nei supplementari il dfensore ha uno screzio verbale con Zinedine Zidane, che perde la testa e gli rifila una testata in pieno petto. Il gesto costa al francese l'espulsione.
L'Italia può giocare con il vantaggio numerico per buona parte della partita. La soddisfazione più grande è, oltre al gol del pareggio, la perfetta realizzazione ai calci di rigore, con la conseguente vittoria del Mondiale. Una vittoria raggiunta anche nel segno di Materazzi.
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