da Milano
Una nuova pronuncia del Consiglio di Stato, resa nota ieri, ha riacceso il clima dincertezza che avvolge lacquisto di Volare da parte dellAlitalia. Si tratta di un provvedimento cautelare e provvisorio, con il quale si adombra nuovamente la presenza di vizi formali nellatto di cessione e si nomina un commissario ad acta; e si dispone anche che entro 60 giorni si provveda a bandire una nuova gara. Non si tratta comunque della parola definitiva: questa spetterà al Tar che, con sentenza di merito, deciderà se «salvare» la gara bandita lo scorso anno oppure annullare la cessione e avviare - non senza unenormità di complicazioni - una nuova procedura.
La vicenda è molto complicata dal punto di vista giuridico e non immune da interpretazioni politiche. LAlitalia si aggiudicò le attività di Volare per 38 milioni di euro. Una serie di ricorsi del secondo finalista, AirOne (che aveva offerto 29 milioni), ha subito messo in discussione loperazione, formalizzata in marzo.
Le motivazioni dei ricorsi si riferiscono in primo luogo allo status dellAlitalia al momento dellofferta: era ancora in corso il finanziamento-ponte autorizzato dallUe a condizione che il denaro non venisse utilizzato per operazioni straordinarie. Inoltre AirOne ha eccepito che le buste delle offerte non fossero state aperte alla presenza del notaio. Nel frattempo lAntitrust ha posto come condizione allacquisto di Volare da parte dellAlitalia la rinuncia ad alcuni slot da Linate per destinazioni italiane e per Parigi.
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