Firenze. Un test in salsa toscana con gli azzurri che per la prima volta mettono piede a Firenze. Di fronte troveranno lAustralia, non il miglior avversario per la prova del nove dopo la sconfitta rimediata contro lArgentina una settimana fa a Verona. Hanno il migliore attacco, si son permessi il lusso di battere gli All Blacks solo qualche settimana fa e potrebbero diventare una delle sorprese del prossimo mondiale in Nuova Zelanda. Agli antipodi ce li troveremo con lIrlanda nel nostro girone. Anche per questo la sfida di Firenze diventa una prova generale.
Viste le premesse lo staff prende coraggio ed ecco spuntar fuori la scelta di Gori dietro il pacchetto. Qualità ma soprattutto entusiasmo e voglia di sorprendere, sembrano essere le chiavi della vigilia dopo labulica prova veronese. Un po la stessa cosa che toccò fare a Georges Coste quando buttò dietro il pacchetto un talento come Alessandro Troncon in occasione del tour del 1994 proprio in terra australiana. A Firenze non ci sarà neanche Mauro Bergamasco, ancora non a posto con la spalla. Al suo posto un altro toscano, Paul Derbyshire, tra le migliori promesse dellItalia ovale. E una squadra azzurra diversa da quella che siamo stati abituati a conoscere. Tolto Gower, in mediana giocherà Luciano Orquera mentre davanti festeggerà le 80 presenze Andrea Lo Cicero, tornato in azzurro dopo due anni di digiuno. LArgentina ha confermato i nostri limiti, ancora legati al piano caratteriale.
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