La prima volta con la Rossa fa innamorare Raikkonen

La prima volta con la Rossa fa  innamorare Raikkonen

da Roma
I tifosi rosso vestiti non possono far altro che attaccarsi all’umido detto opportunamente modificato, sperando che al debutto bagnato segua un mondiale fortunato. Perché l’uomo venuto dal nord non poteva trovare giorno peggiore per esordire al volante della Rossa. Gelo, vento, goccioloni tipo temporale primaverile e poi tuoni e raffiche a tormentare Vallelunga e a costringere gli uomini del Cavallino a prevedere, per venerdì, un possibile giorno in più di test. Solo i fulmini hanno bigiato l’appuntamento. Unica nota positiva: Kimi Raikkonen è tornato finalmente al volante e, nonostante un testacoda nel pomeriggio, «normale, può succedere quando è tanto che non guidi...», ha dato i voti: «La Ferrari è buona, è facile». Promossa. Ed era la Rossa vecchia, la 248F1. La settimana prossima gli toccherà la F2007.
Tre mesi sono trascorsi da quel 22 ottobre 2006, Gp del Brasile, ultima corsa dell’anno e ultima del finlandese al volante della McLaren. Troppo. Colpa delle nuove regole, dei trentamila chilometri - e non uno di più - concessi ai team per fare i test, per cui bisogna centellinare auto e prenotazioni dei circuiti. Forse anche per questo a prove concluse, nonostante il meteo avesse gambizzato il suo debutto, Kimi è apparso comunque felice e soddisfatto e sorridente come mai in passato. «Sorrido molto di più? Ma no, non credo di aver cambiato il mio modo di essere, però sono felice di essere finalmente tornato al volante; soprattutto, sono felice della scelta fatta, di dove sono ed è stato eccitante, emozionante provare una nuova auto in un nuovo team. Anche se oggi non contavano le emozioni, la cosa più importante era curare i piccoli dettagli, a cominciare dal sedile, per apprendere determinati aspetti tecnici e capire come muoversi nel team. Per cui, sì, sono soddisfatto».
Ad accompagnare Raikkonen in questa giornata unica per jella meteorologica e per l’emozione del debutto c’erano il capo delle attività Ferrari in pista, Luca Baldisserri, l’ingegnere di macchina ereditato da Schumi Chris Dyer, il papà della Rossa, l’ingegner Aldo Costa. A mezza giornata, da Maranello, in elicottero, è arrivato anche Jean Todt. Raikkonen è stato ufficialmente battezzato al volante della Rossa alle 10 e zero otto; per la cronaca, Felipe Massa, a quell’ora, già sfrecciava sulla nuova F2007 da un pezzo. A fine giornata si conteranno 39 giri in tutto per il finlandese sulla vecchia 248F1 e addirittura 74 per il brasiliano sulla F2007. Miglior tempo di Kimi 1.15 e 226, miglior prestazione di Felipe 1.14.493.
«Come mai sette decimi di distacco? Ma era il mio primo giorno... e ho fatto solo cinque giri sull’asciutto – risponde pronto il neoferrarista –. È ovvio, è normale che sia andata così. Non è certo una cosa che mi preoccupa, avrò subito la possibilità di recuperare appena il tempo migliorerà... Certo, avrei preferito fare più giri sull’asciutto, in una simile giornata non ho neppure avuto il tempo di capire bene le gomme».


Quindi il domandone che gradirebbe non sentire ogni santa volta: «Se ho parlato con Schumi? No, magari lo farò quando proverò la nuova Ferrari». E via con un bel sorriso scaccia pensieri in attesa che i giornalisti la smettano e che anche la pioggia la smetta.

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