«Il voto sulla guerra? Maggioranza compatta»

Roma«La maggioranza non si spaccherà. Ma nella gestione della crisi libica e nei rapporti con la Francia, è mancata la leadership del premier». Flavio Tosi, sindaco di Verona, nelle ore calde dell’escalation della missione militare italiana in Libia, spiega la linea anti-militarista del Carroccio.
Sindaco Tosi, la Lega protesta ma La Russa ricorda che avete votato a favore della missione.
«Penso che si stia andando ben oltre ciò che abbiamo votato. Nessuno aveva mai parlato di armare i bombardieri. È una novità non soltanto non approvata ma anche poco sensata».
Ma avrebbe senso rimanere a metà del guado mentre la guerra sale di intensità?
«Il problema è che era sbagliato in partenza l’intervento internazionale. La Libia era la realtà più stabile del Nord Africa, dove il benessere era più diffuso, tant’è che non esisteva immigrazione libica verso le nostre coste. L’Italia oltretutto era il primo partner commerciale».
La repressione di Gheddafi non aveva reso inevitabile l’intervento?
«No, credo che l’intervento sia insensato dal punto di vista sia strategico sia umanitario. Se il metro è: interveniamo ovunque vengano offesi i diritti umani, allora dovremmo fare la guerra a decine di Paesi, Cina in primis».
Non crede che l’Italia, per ragioni geografiche e storiche, non avrebbe potuto lavarsene le mani?
«Io credo che sia mancato il peso diplomatico dell’Italia, ovvero del premier. La Francia ha fatto quello che ha voluto per motivi poco nobili, ponendo al centro di tutto il proprio interesse nazionale come fa sempre, vedi vicenda Lactalis».
L’Italia ha cercato di mediare e ha ottenuto che la guida della missione ricadesse sotto la Nato.
«Sì, ma nella sostanza siamo andati a traino di decisioni altrui. La verità è che la Francia vuole diventare il primo partner della Libia e si è mossa con cinismo come ha fatto in Costa d’Avorio».
Il presidente Napolitano sostiene che questo è il naturale sviluppo della scelta compiuta a marzo e che non si possono chiudere gli occhi davanti alla brutalità.
«Sapete bene che ho grande stima per il capo dello Stato e ho difeso la sua imparzialità. Questa volta, però, dissento completamente da lui».
Teme un aumento dei flussi migratori?
«Gheddafi ha già detto che ci proverà.

D’altra parte le bombe intelligenti si rivelano sempre più stupide del previsto e la gente sotto le bombe scappa».
L’opposizione chiede una verifica della maggioranza sulla politica estera.
«Cerca di spaccare la maggioranza ma non ci riuscirà. Comunque al posto loro farei la stessa cosa».

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