Una via di mezzo tra una trama da B-movie anni Settanta e un intreccio boccaccesco. Quanto sta accadendo a Cascina, in provincia di Pisa, assume di giorno in giorno contorni più licenziosi.
Nella vicenda che ha portato alle dimissioni dellassessore alla Cultura e allEdilizia popolare Roberto Lorenzi, ora spuntano immancabili anche i pruriti sessuali, degno corollario di ogni scandalo politico da qualche mese a questa parte. Già, perché lassessore comunista, coinvolto in unindagine dei carabinieri per un presunto caso di concussione, viene accusato di aver chiesto favori sessuali a donne che si iscrivevano alle liste per ottenere un alloggio popolare.
Ieri, il Quotidiano nazionale intervistava una 31enne, madre di tre figli, che puntava il dito contro Lorenzi: «Mi ero rivolta a lui perché da dodici anni viviamo in sei in un buco di 40 metri quadri - ha spiegato Angela Maurone -. Il Comune ci ha sempre promesso di trovarci un nuovo alloggio». Nel racconto della donna si uniscono vergogna e disperazione: «Mi fidavo di Lorenzi, gli ho parlato molte volte. Mi fece capire che poteva aiutarmi, ma mi rivolse esplicite avances: quando ero sola con lui, era la regola». Secondo la donna, lassessore lavrebbe anche invitata in una casa sul litorale, chiedendole favori: «Mi sventolò le chiavi sotto il naso. Una volta avrebbe voluto che partecipassi perfino a un filmino porno amatoriale con estranei».
Il meccanismo, secondo la ricostruzione della signora, ipotizza che Lorenzi manipolasse le graduatorie e assegnasse le case a chi accondiscendeva alle sue voglie. La Maurone sostiene di avere le prove del ricatto e la denuncia dalla quale è partita lindagine sarebbe corredata anche da registrazioni di colloqui tra Lorenzi e le sue «vittime»: «Si approfitta della disperazione - si sfoga la donna su Qn -. E sono convinta che in Comune sapessero tutto. Così come sono certa che altre donne abbiano ceduto e ottenuto la casa». Da parte sua, Lorenzi si è dimesso ma nega tutto: «Cè troppa cattiveria», ha dichiarato prima di allontanarsi dal Pisano per motivi di salute.
«Vuoi la casa? Recita in un film porno» E lassessore comunista finisce nei guai
INCHIESTA Nel Pisano scatta la denuncia: avrebbe chiesto favori sessuali per assegnare alloggi pubblici. Si è dimesso
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