Si spara all'inguine mentre è a letto, mente alla polizia

Il proiettile ha colpito il pene, costringendo l'uomo a ricorrere alle cure del vicino pronto soccorso: una volta giunto in ospedale, l'uomo ha mentito sui fatti, dichiarando che a sparargli sarebbe stata una banda di malfattori durante un tentativo di rapina avvenuto davanti casa

Si spara all'inguine mentre è a letto, mente alla polizia

Si è sparato all'inguine e, una volta giunto in ospedale per la medicazione, per sfuggire alla condanna certa ha riportato che a far partire il proiettile sarebbero stati alcuni criminali mentre era sulla soglia di casa.

Era sdraiato nel suo stesso letto quando Don Watson, un cittadino di Sioux Falls, nello stato statunitense del South Dakota, ha inavvertitamente sparato un colpo di pistola colpendo il proprio pene. Giunto al pronto soccorso dell’ospedale Avera McKennan per le medicazioni del caso, l’uomo ha mentito sullo svolgimento dei fatti, dichiarando ai medici e alla polizia che a compiere il gesto sarebbero stati alcuni ladri durante un tentativo di rapina, avvenuto mentre si trovava fuori casa per buttare la spazzatura.

A costringere Watson a mentire sull’avvenimento sarebbe stato il suo passato criminale: l’uomo avrebbe infatti dovuto rispettare il divieto di possesso di armi da fuoco in seguito a precedenti condanne. La situazione pregressa e le urla percepibili dalla strada da parte di alcuni vicini, segnalate agli agenti di polizia giunti presso l’abitazione, avrebbero fatto scattare le ricerche per una pistola: è bastato poco agli agenti per rilevare una fondina vuota e alcuni frammenti del proiettile sul letto.

Posto davanti all’evidenza dei fatti, Watson non ha potuto fare altro che confessare il misfatto, ricostruendo nei dettagli quanto accaduto poco prima: la pistola avrebbe sparato dalla tasca dei pantaloni, colpendo l’organo sessuale.

Sebbene l’uomo abbia rifiutato di rivelare il nome del venditore, i giudici hanno deciso di procedere con l’arresto con l’accusa di possesso di arma da fuoco, nonostante la condanna penale e falsa testimonianza davanti a un agente.

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