da Nantes
La storica batosta (quasi unonta: 0-36) subita dal Sudafrica non sarebbe stata e non sarà comunque cancellata, destinata a restare la pagina più nera nella storia del rugby britannico. Ma i bianchi dInghilterra, ai mondiali che si stanno giocando in Francia e che hanno esaltato la passione dei tifosi transalpini, facendo registrare unaudience di 16 milioni di telespettatori venerdì per Francia-Irlanda, hanno subito rialzato la testa. Ieri, trascinati da uno stratosferico Wilkinson, hanno «punito» (44-22) Samoa, un quindici che ha un grosso credito internazionale, gente tosta, buona tecnica. I samoani hanno resistito per un po, facendo sentire il loro fiatto addosso agli inglesi, poi si sono arresi subendo quattro mete (due di Corry e altrettante di Sackey) inchinandosi al mediano dapertura inglese, appunto Wilkinson, grande regista di tutte le azioni dei britannici. Samoa esce così di scena: nel girone il primo posto spetta al Sudafrica, che ieri ha faticato più del previsto (30-20) per eliminare Tonga, e il secondo, con il diritto a passare ai quarti di finale, si deciderà venerdì nel confronto diretto tra Inghilterra e Tonga.
Gli azzurri, intanto, ieri sono tornati da Parigi a Saint Etienne, dove proseguiranno la preparazione per il decisivo incontro di sabato con la Scozia. Il girone è in pratica già stato vinto dagli All Blacks (e non cerano dubbi), mentre lItalia sconfitta dagli stessi neozelandesi, ha poi battuto Romania e Portogallo.
Tra gli azzurri cè qualche preoccupazione per Bortolami, bloccato da un fastidio muscolare al collo, e Vosawai, sofferente per una distorsione al collo del piede destro.
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