A X Factor nasce il «controtelevoto» Ma chi ci perde è la musica

Ma guarda che strana invenzione: il «controtelevoto». Già. Descrizione della novità: invece di spedire un sms in favore di questo o quel concorrente di un programma tv, lo si spedisce per penalizzare qualcuno (sempre di quel programma tv). La democrazia al contrario, la «controcrazia». Luogo del vernissage ufficiale dell’invenzione: l’ultima puntata di X Factor (tra l’altro prevedibile flessione di ascolti, vista la concorrenza: 11,09 di share). La vittima, sembra pare si dice, e il presentatore Francesco Facchinetti lo ha detto anche in diretta, sarebbe stata Anna Tatangelo, una delle caposquadra, quella che sin dall’investitura ha camminato in bilico tra i pro e i contro dei tifosi che seguono il talent show da quando è arrivato qui da noi. Insomma, per farla breve, nella prima puntata una concorrente della Tatangelo, Alessandra, era stata massicciamente televotata e, diciamo che, a occhio e croce, non se lo meritava proprio. Poi, martedì sera, al ballottaggio finale sono finite addirittura - ed è un caso più raro della Salerno Reggio Calabria senza code - due cantanti della sua stessa squadra: Dorina, che sarà pure folcloristica con quelle pose da festival di thrash metal olandese ma ha una voce clamorosa, e Sofia, effettivamente non proprio granché ma neanche da ostracizzare. Risultato: a casa Sofia. Per dire, martedì sera la Pugni chiusi dell’assatanato Nevruz avrà avvilito i Ribelli. Ma anche altre interpretazioni non erano da standing ovation e in pagella si sarebbe meritate un bell’overdose di televoti. Invece no. E l’immagine di Anna Tatangelo in lacrime, azzoppata all’apparenza da una inedita congiura telefonica, è stata l’inglorioso simbolo della seconda puntata di X Factor (che della «controcrazia» è comunque vittima). Oddio, è un gioco e si sa che nei giochi si possono mettere in conto pure le strategie più spericolate, persino quelle oblique e maligne dei telespettatori, o anche le campagne random, specialmente via web, degli schieratissimi fan club. Per carità, tutto lecito. Ma, scatenando in questo modo la Tatangelofobia, non si premia un concorrente oppure un altro. Si penalizzano tutti, punto e basta. Si butta nel cesso il loro potenziale talento, si demoliscono gratis i loro sogni e le loro ambizioni alla faccia dello spirito del programma, e anche della logica. Se fosse vero - e i bla bla sul web lo confermerebbero - che il televoto è diventato una «controcrazia», rimane da chiedersi il perché. Dal suo ingresso a X Factor, la Tatangelo ha mantenuto un profilo basso, rispettosissimo del ruolo, e solo qui e là ha lasciato trasparire il suo lato più sanguigno, qualche volta anche simpaticamente.

D’accordo, magari i suoi interventi non sono quelli che avrebbero fatto Shostakovich o Bob Dylan ma nemmeno avrebbero dovuto esserlo: è una cantante pop e parla quella lingua lì, quella che tra l’altro è il contrario dei luoghi comuni e delle prese di posizione con il paraocchi.

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