Yann Tiersen, viaggi sonori di un bretone

Il compositore noto in Italia per la colonna sonora del film «Good Bye Lenin!»

Luca Testoni

Nella settimana finale del festival di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate spicca la «prima» milanese in concerto di Yann Tiersen, il compositore bretone (originario di Brest) che si è fatto conoscere dalle nostre parti per aver firmato due colonne sonore di altrettante pellicole campioni d’incassi nella Vecchia Europa: il francese Il favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet e il tedesco Good Bye Lenin! di Wolfgang Becker. Musiche da film romanticamente malinconiche che ne riflettono appieno filosofia, approccio e stile musicale. Stile che lo vede debitore in egual misura tanto della tradizione popolare transalpina quanto della musica classica e d’avanguardia e del rock.
Tiersen, 36 anni, vanta in patria ottime recensione e un folto pubblico di appassionati, che lo segue da più di una decina d’anni. Polistrumentista patentato (suona indifferentemente pianoforte, vibrafono, clavicembalo, violino, fisarmonica, chitarra, mandolino, ma anche strumenti giocattolo assortiti e persino pentole e marmitte!), ha all’attivo una mezza dozzina di album, l’ultimo dei quali, Le retrouvailles, è stato scritto in perfetta solitudine sull’isola d’Ouessant, suo rifugio atlantico al largo della Bretagna.
Il lavoro, uscito nella primavera di un anno fa, ruota attorno a un pugno di canzoni dalla dimensione atemporale ed evidenzia una volta di più la capacità di Tiersen di «rapire» e di «cullare», in un viaggio sonoro quantomai ispirato, a tratti suggestivo e a tratti invece malinconico.
Nell’esilio isolano, il compositore transalpino, che un paio di anni fa aveva dato vita un disco a quattro mani con la tenebrosa folk rocker Usa Shannon Wright (e in passato aveva scritto anche la colonna sonora della pellicola di Eric Zonca La vita sognata dagli angeli), non ha rinunciato a «incrociare» strumenti e musica con ospiti e collaboratori inediti e di grido: dalla sensuale Jane Birkin, vedova di Serge Gainsbourg, alla celestiale Elizabeth Frazer (già vocalist dei Cocteau Twins), senza dimenticare l’austero Marvin Staples (Tindersticks) e i connazionali Dominique A e Miossec.
Questa sera (ore 21.30, ingresso 20 euro) Yann Tiersen sarà accompagnato a Villa Arconati da un quartetto composto dal chitarrista Marc Sens, il batterista Ludovic Morillon, il bassista Stéphane Bouvier e da Christine Ott, alle prese con le onde Martenot.

Quest'ultimo è uno bizzarro strumento elettronico a tastiera dalle straordinarie sfumature timbriche inventato sul finire degli anni Venti dal «musicista concreto», Maurice Martenot.

Yann Tiersen, Villa Arconati (Castellazzo di Bollate), ore 21,30, biglietto 20 euro

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