Per Zaccai sospensione cautelativa dal Pdl

«È arrivato con Morgana, avevano appuntamento al Fungo, all’Eur». Festino a base di droga e trans all’Appio. Quando Pier Paolo Zaccai, consigliere provinciale del Pdl, comincia a ragionare, racconta ai poliziotti di essere un onorevole di Palazzo Valentini vittima di un complotto. «Mi hanno incastrato, volevo solo indagare su di loro» dice mentre lo portano in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio. Eppure, poco dopo le sei del mattino di ieri, quando gli abitanti di via Manlio Torquato, all’Appio, telefonano al 113 Zaccai, 42 anni, sposato da poco, è completamente nudo, su un balcone al secondo piano dello stabile, che improvvisa un comizio strampalato. A raccontare la storia è Eveline, trans che vive lì assieme ad altre due transgender brasiliane fra le quali Morgana, 26 anni, ascoltata a lungo in commissariato. «È arrivato dopo l’una ma era già su di giri» conclude. I primi ad accorrere sono gli agenti del commissariato di zona con i vigili del fuoco. Alla vista dei poliziotti Zaccai cerca di lanciarsi nel vuoto. «Era fuori di testa - raccontano gli agenti - una furia tanto che abbiamo chiesto rinforzi». «Non riuscivamo a tenerlo fermo sul letto - raccontano -, recitava ad alta voce il Padre nostro. Un intervento di 45 minuti per calmarlo e impedirgli di fare una sciocchezza».
Prima dell’arrivo delle forze dell’ordine i vicini vedono fuggire i tre trans. «Sono stato svegliato dalle urla di un uomo affacciato a un balcone del palazzo di fronte - racconta Michele che abita in via Torquato -. Gridava disperato: “Aiuto, aiuto mi hanno incastrato”. Farneticava. Poi i trans hanno preso pc e altri oggetti e sono fuggiti». «Ho fermato due di questi che uscivano in strada, mi hanno detto che in quell’appartamento c’era droga e loro non volevano guai - dice la titolare di una lavanderia». «Qui è pieno di trans - aggiungono i residenti - di notte si vedono parcheggiate auto di grossa cilindrata, Suv». Il consigliere Pdl entrato a 17 anni nel Fronte della Gioventù per passare all’Msi e infine ad An, era arrivato alla garconnière a bordo di una fiammante Bmw. Trasportato in stato confusionale prima al San Giovanni, poi al Grassi di Ostia, dove i medici gli hanno riscontrato una contusione a una gamba per una caduta, Zaccai è stato visitato dalla guardia medica psichiatrica rifiutando di sottoporsi al narcotest.
«È un bruttissimo episodio - dichiara il sindaco di Roma Gianni Alemanno - mi auguro che la magistratura faccia luce e accerti se ci sono dei reati». La Procura ha già aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, e il reato ipotizzato è cessione di sostanza stupefacente. Gli inquirenti puntano ad avere un quadro più chiaro di quanto avvenuto, alla luce dei racconti fatti da Zaccai e dal trans. «In attesa di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato al ricovero in ospedale del consigliere provinciale del Pdl Zaccai riteniamo opportuno sospenderlo cautelativamente dal partito» fa sapere il coordinatore regionale Pdl del Lazio Vincenzo Piso. Per il capogruppo de la Destra, Francesco Storace, «ogni paragone con il caso Marrazzo è improponibile. L’ex presidente della Regione si fece ricattare senza denunciare il ricatto. Qui quello che è grave e indigna è l’uso di droga.

Se è vero, è tempo di mettere mano a una norma che tuteli i cittadini da amministratori e politici che fanno uso di sostanze stupefacenti». Assediata dai cronisti la casa di Zaccai all’Infernetto. «Andate via - urla la moglie - siete peggio degli sciacalli».
yuri9206@libero.it

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