Roma

Zanzara tigre An boccia la «cura»: mezzi esigui e poca informazione

Guidi: «ridicolo mettere in campo 30 unità Ama per l’intera metropoli»

Parte domani, con quindici giorni d’anticipo a causa dell’elevata temperatura, la decima campagna del Comune di Roma per eliminare la zanzara tigre. Ad annunciarlo è l’assessore all'Ambiente, Dario Esposito, nel corso di una conferenza stampa. La campagna durerà sette mesi e interesserà circa un milione di tombini su tutto il territorio cittadino dove 25 operatori di Ama Disinfestazioni interverranno con insetticidi biologici per eliminare le larve delle zanzare.
Il piano capitolino, che prevede un investimento di circa 800mila euro, si avvale anche della collaborazione dell’Istituto superiore di sanità che, grazie a 650 «ovitrappole» sparse in tutte le zone della città, monitorizza costantemente la presenza del fastidioso insetto. I cittadini, inoltre, potranno segnalare al numero 06.55301225 le aree pubbliche dove intervenire nel caso in cui l’Ama non l’avesse ancora fatto. «Per una corretta prevenzione contro le zanzare - spiega l’assessore - è giusto comunque, che i cittadini seguano alcune semplici regole come svuotare sempre i sottovasi, pulire le grondaie, disinfestare tombini dei giardini privati nonché, perché no, introdurre pesci rossi nelle fontane perché si nutrono di questi insetti».
La strategia messa in campo dal Comune trova però un’accoglienza a dir poco tiepida da parte dell’opposizione in Consiglio comunale. «Ancora una volta siamo a constatare come le misure messe in campo dal Comune di Roma per contrastare la piaga della zanzara tigre - commenta Federico Guidi (AN), vicepresidente della Commissione Ambiente del Comune - siano assolutamente insufficienti e tardive Ci chiediamo per quale ragione la campagna informativa rivolta ai romani , che risulta essenziale per circoscrivere il fenomeno, sia partita così in ritardo dal momento che per avere successo la campagna preventiva doveva essere svolta prima della schiusa delle uova che solitamente avviene con l'arrivo dei primi caldi primaverili».
Il consigliere comunale di Alleanza nazionale punta il dito anche sulla scarsità di mezzi messi in campo. «Ridicolo affrontare una simile emergenza - spiega Guidi - con sole 30 unità dell’Ama. Un simile organico non sarebbe sufficiente nemmeno per un singolo Municipio figuriamoci per l'intera città di Roma».
Intanto il Comune fa sapere che i primi municipi nel cui territorio verranno effettuati gli interventi più immediati sono il IV, il V, il XII, il XIII e XX. Gli interventi riguarderanno circa un milione tombini.
«In verità - lamenta Piergiorgio Benvenuti, capogruppo di An alla Provincia di Roma - avevamo chiesto il coinvolgimento diretto di tutte le amministrazioni locali per far funzionare il piano di prevenzione.

Piano che, allo stato delle cose, è assolutamente inutile».

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