Ztl diurna a Trastevere

Alessia Marani

Rivoluzione in vista per la Ztl a Trastevere: insorgono i commercianti, si ribellano i cittadini. Lo «spauracchio» è comparso da pochi giorni in piazza Trilussa. È un cartello comunale che annuncia l’inizio della zona a traffico limitato, il settore «G» del cuore della «vecchia Roma», così come individuato dall’agenzia per la mobilità del Campidoglio. Il guaio? È che accanto al segnale di sbarramento per i veicoli non muniti d’apposito permesso ecco illustrati nero su bianco gli orari d’entrata in vigore: dal lunedì al venerdì, dalle 6.30 alle 18; il sabato dalle 14 alle 18 e il venerdì e sabato dalle 21 alle 3 del mattino. Il cartello parla chiaro, dunque. Auto e moto restano off-limits anche durante le ore del giorno. «Mentre l’amministrazione a voce dice delle cose ai residenti - afferma Laura Pastore, responsabile della comunicazione regionale di Forza Italia e candidata al consiglio comunale - nei fatti agisce come gli pare. Da mesi i trasteverini hanno mostrato parecchie perplessità di fronte all’ipotesi di chiudere l’accesso alle loro strade anche durante la settimana e di giorno, eppure il sindaco Veltroni e il suo braccio destro alla Mobilità, l’assessore Calamante, sembrano andare avanti per la loro strada come se niente fosse. Dal 26 aprile, così dicono, verrà riattivata la Ztl notturna, quindi si proverà la sperimentazione di quella diurna. Ma quale logica è questa? La nuova segnaletica, poi, lascia spazio davvero a pochi dubbi. I residenti vogliono risposte concrete, assicurazioni scritte».
Di fatto, a protestare sono soprattutto i commercianti le cui attività si concentrano tra piazza Trilussa e la direttrice del Gianicolo, passando per via della Scala fino a via Garibaldi. «Qui la chiusura alla circolazione - continua ancora Laura Pastore - si tramuterà per molti in un sensibile calo delle vendite. Pochi saranno disposti a parcheggiare auto o motorini chissà dove per raggiungere i negozi a piedi. Sarà un fallimento annunciato giocato sulla pelle di decine di famiglie di piccoli imprenditori».
Altra questione la paradossale decisione della Sta di installare il varco Ztl a metà di via della Lungara, lasciando fuori, inspiegabilmente, via Orti D’Alibert. «In questo caso - aggiunge l’esponente azzurro - si verificherà una situazione a dir poco caotica. Con gli irriducibili delle quattro ruote che vorranno a tutti i costi raggiungere il punto più vicino all’accesso finendo per ingorgare proprio il reticolo di viuzze che si snodano a ridosso della Lungara. I cittadini di via degli Orti D’Alibert, in particolare, dovranno sopportare tutto il traffico e l’inquinamento che il Campidoglio, invece, voleva eliminare».

Sulla vicenda Ztl a Trastevere, l’ultima interrogazione comunale di Forza Italia è di mercoledì, a nome del capogruppo Antonio Tajani. Lo stesso già a settembre 2005 scriveva dei disagi dei residenti di via degli Orti D’Alibert chiedendo l’inserimento della strada nella Ztl. Tutti quesiti a cui Veltroni & Co. non hanno dato risposta.

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