Roma

Ztl notturna, un progetto alternativo

Valeria Arnaldi

Dopo il primo fine settimana di applicazione autunnale della Ztl notturna in centro - ogni venerdì e sabato, dalle 23 alle 3 - i commercianti tornano a dichiarare guerra al provvedimento. Questa volta, però, sono pronti a contestarlo «punto per punto». Si articola in sei diversi capitoli, infatti, la proposta che, dopo numerosi incontri con i residenti, ieri è stata elaborata e presentata dal Comitato commercianti del centro storico al presidente del I municipio, Giuseppe Lobefaro. Fermo restando il proposito di annullare il “blocco”, il Comitato ha cercato di individuare dei correttivi per ridurre i disagi ai romani e, di conseguenza, i danni economici agli esercenti. La prima questione affrontata riguarda i parcheggi. «Se la Ztl deve essere chiusa, è necessario che il Comune provveda a predisporre dei parcheggi attrezzati - dice Andrea Miele, portavoce del Comitato - o in nuove aree o, se questo non è possibile, stabilendo convenzioni con i parcheggi già esistenti». Gli “sconti”, però, non bastano. «I parcheggi devono essere collegati al centro con un servizio di navette efficiente - continua Miele - con corse ravvicinate». Sotto accusa anche le strisce blu sui lungotevere e lungo il perimetro della Ztl che, secondo i commercianti, in quelle serate, dovrebbero essere gratuite. «Sono molti gli automobilisti che, per evitare di pagare la sosta entrano contromano nelle strade non controllate. È un pericolo per i pedoni e un problema per i residenti, costretti a fare i conti con soste più che selvagge». “Sconti”, secondo la proposta, dovrebbero essere applicati anche dai tassisti, sulla base di apposite convenzioni. Se si deve pagare, meglio, allora, il pedaggio. «Perché non prevedere una sorta di tassa per chi, malgrado il divieto, voglia entrare in centro? - chiede Miele - Si potrebbe far pagare il transito, vietando la sosta, oppure predisporre all’interno della Ztl alcune aree di parcheggio, magari in corso Vittorio Emanuele II o via Nazionale». Una volta stabiliti dei divieti più “ristretti” per quattro e due ruote, si potrebbe pensare alla creazioni di aree totalmente pedonali, «chiuse - spiega Miele - anche ai residenti, nelle ore previste dal provvedimento».
La pedonalizzazione dovrebbe riguardare i vicoli e le stradine del centro in cui la circolazione è difficoltosa, come via del Pellegrino e via Giulia. L’ultimo capitolo del documento riprende un suggerimento dello stesso presidente Lobefaro, la creazioni di eventi culturali e ludico-sportivi in alcune piazze. Per il Comitato, gli eventi avrebbero la funzione di “isolare” quanti vanno in centro solo “per fare danni”.
«Questa proposta - dice Miele - vuole essere un tentativo di conciliazione. La Ztl estiva ha causato agli esercenti una riduzione delle entrate del 30/40%. Sarebbe ora di provare una sperimentazione inversa: no alla Ztl venerdì e sabato, giorni in cui la gente esce per andarsi a divertire, sì, invece, negli altri giorni della settimana». Il documento ora è all’esame del I municipio, ma venerdì, sabato e domenica potrà essere esaminato e firmato anche dai romani. In piazza Campo dei Fiori, piazza Navona e via di Tor Millina saranno, infatti, collocati dei banchetti per la raccolta di firme contro la Ztl, da aggiungere alle mille già registrate, nel corso della settimana, in settantacinque locali del centro.

Intanto, da lunedì prossimo, in via sperimentale, cambiano le regole per gli accessi nella Ztl del centro storico per i clienti degli alberghi: se i test confermeranno l’efficacia del sistema, la nuova procedura diventerà definitiva dopo due settimane.

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