Roma

«Ztl, serve un patto del silenzio»

Criticata la raccolta di rifiuti «en plein air» così come la presenza di venditori abusivi per 24 ore al giorno

Valeria Arnaldi

La proposta dei commercianti di «correggere» il provvedimento comunale che estende la Ztl notturna in centro continua a far discutere anche i residenti, che propongono un ulteriore piano correttivo. «Per prima cosa - dice l’avvocato Stefano Zoani, presidente dell’Associazione residenti per la tutela e la valorizzazione del centro storico - è necessario garantire l’ordine pubblico. In centro ci sono pochi controlli sia dei vigili urbani che di forze dell’ordine. Strade e vicoli sono invasi da extracomunitari dediti all’accattonaggio, per non dire ai furti, cui vanno aggiunti i quantomeno indecorosi mercati abusivi, spesso nelle più belle piazze della città, che continuano ad aumentare per dimensioni e numero». Il secondo punto si riassume con la parola «silenzio». L’Associazione vorrebbe un limite agli orari del divertimento. «La gente che vive qui - prosegue Zoani - ha diritto al riposo. Basta con gli schiamazzi che durano tutta la notte. Capiamo le esigenze dei nottambuli, ma chiediamo una misura. Che ci si diverta fino all’una d’inverno e alle due d’estate. E chi vuole passeggiare fino a tardi per le vie del centro, adotti il galateo del silenzio». In alcune piazze e strade, i rumori, secondo i residenti, non cessano mai. Come a Campo de’ Fiori dove all’esuberanza dei giovani seguono i rumori degli operatori Ama impegnati nelle pulizie e poi quelli per allestire il mercato. Poco diverso lo scenario in piazza delle Coppelle, quasi interamente occupata da ombrelloni e tavoli di sera e dal mercato rionale di giorno. «Sono state concesse troppe autorizzazioni per aprire locali - commenta Zoani - e in strada sono moltissimi i giovani con il bicchiere in mano che passeggiano di notte. Alla loro confusione si aggiunge quella di quanti approfittano della folla per vendere merci di ogni tipo, dall’abbigliamento ai cd». I venditori abusivi sono solo una delle minacce al decoro del centro storico. L’altra è quella dei rifiuti. «Gli esercenti per richiesta dell’Ama - dice l’avvocato - lasciano di notte fuori dai locali sacchi e scatole di rifiuti, che, soprattutto se contengono alimenti, sono un richiamo per i topi. Capita che ogni tanto qualche residente si ritrova i roditori in prossimità di casa propria. Chi deve occuparsi del problema?». E se non arrivano i topi, arriva comunque il cattivo odore, che impedisce ai residenti, d’estate, di tenere le finestre aperte. Ma d’altronde sono gli stessi rumori che vengono dalla strada a privare gli abitanti di questo piacere.
Queste proposte si aggiungono a un ridimensionamento del piano del Comitato commercianti centro storico. I residenti sono favorevoli alla stipula di convenzioni con i parcheggi e agli sconti applicati dai tassisti, «un modo questi ultimi - spiega Zoani - per garantire comodo accesso alle persone serie che vogliono venire in centro. Chi vuole fare solo danni non usa il taxi». No, invece, alle strisce blu gratuite. «I provvedimenti adottati in un quartiere - insiste - ricadono su quello vicino: mettere i parcheggi gratuiti in centro e le strisce blu a Prati vuol dire spostare una grande massa di veicoli dalla seconda alla prima zona, complicando ulteriormente la situazione di congestione di traffico e posteggi».
Esclusa dall’associazione anche l’ipotesi di istituire un pedaggio per l’accesso, perché l’idea è considerata discriminatoria.

I residenti concordano invece sulla pedonalizzazione «a tempo» di alcune strade, «purché - conclude l’avvocato Zoani - la proposta una volta realizzata non si trasformi in un escamotage per lasciare campo libero al tavolino selvaggio».

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