A Zum Zeri si scia: aperte le piste con 4 giorni d’anticipo

A Zum Zeri oggi si scia. Con quattro giorni d'anticipo sull'apertura ufficiale della stagione. Con la lingua di fuori e l'adrenalina della sfida . Mica male però per questo paesino incastrato tra Emilia, Liguria e Toscana, precedere di qualche lunghezza le stazioni blasonate. Andrea Oitana si frega le mani. È lui che gestisce dallo scorso gennaio la struttura di Zum Zeri, presto Zeri Village. È lui che ha schiacciato l'acceleratore perché «il buon Dio ci ha regalato subito la neve, ma ci ha colti impreparati». Quindi doppi turni per operai e ingegneri e via. «Cominciamo con un'apertura parziale degli impianti, mentre il baby park funziona a pieno regime. Attivo anche lo skilift che porta quasi alla cima del monte Fabei. E naturalmente il servizio ristoro. La pioggia a valle ha pulito anche le strade, cosa vuoi di più?». Una corsa contro il tempo, e la voglia matta di dimostrare l'efficienza di un paese che arriva a quota 1400, raccoglie 1300 anime, si stiracchia anomalo su tre passi, e gioca sull'anticipo. Olio di gomito e voglia di inventarsi su un mercato fin troppo agguerrito. Con una struttura che dà lavoro in periodi normali a 36 persone, che con la neve aumentano. Intanto ti apre il 50 per cento delle piste e ti assicura che per l'otto dicembre il ventaglio delle proposte sarà completo.

Che significa otto piste in tutto, comprese quelle che incrociano le principali, ossia Cippo 15 e campo scuola, Fabei, Belvedere e Panoramica, che scendono tutte verso le valli di Zeri. Aggiungici poi 20 chilometri di piste da fondo, e la proposta è di quelle che non puoi rifiutare.

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