I ricchi più che piangere stanno pensando. Come gabbare la patrimoniale. Cosa diavolo fare per evitare di pagare la prossima batosta sulle ricchezza, che oggi viene data per scontata. Berlusconi o non Berlusconi, come direbbero gli uomini di Borsa, oggi la tassa straordinaria è già nei prezzi. Ma una bella fetta dei nostri Warren Buffet non ci sta. Se ne vedono di tutti i colori. Sta ad esempio prendendo piede l’assegno circolare intestato a se stessi. Il nostro riccone va in banca e chiede di emettere uno o più assegni circolari intestati a se stesso o a propri familiari. La paura è quella di Amato edelsuoprelievonotturnosuiconticorrenti. In questo modo si congelano i propri liquidi in una cassetta di sicurezza, stampati sull’assegno. Al momento buono, dopo l’eventuale prelievo forzoso, il riccone potrà riversare sul suo conto il circolare e in questo modo essersi salvato dal prelievo. Roba molto poco chic. E decisamente poco sofisticata. È un escamotage che più che evitare la patrimoniale, bypassa la follie all’Amato. Staremo a vedere.
Alcuni private bankers di peso si sono visti «impolizzare» patrimoni considerevoli. La procedura è molto più complessa di quanto scriviamo. Ma in buona sostanza il riccone spera di nascondere i propri quattrini in un prodotto assicurativo, il cui premio è pagato in un solo versamento. Si tratta di uno schermo poco efficace per un’eventuale patrimoniale.In genere questo tipo di polizze sono fatte in Lussemburgo e il patrimoniopremio versato viene gestito come se fosse un fondo di investimento. Il sottoscrittore della polizza ha il vantaggio di escludere in questa maniera ogni tassazione sulla successione (anche se più banalmente avrebbe potuto ricordarsi che i titoli di Stato, anche per milioni di euro, sono già esenti dall’imposta sul morto) e fornisce anche uno schermo dai propri creditori. Se un domani il riccone dovesse subire un procedimento giudiziario, la sua polizza darebbe una certa protezione dal pignoramento. Ma a questi unici fini è molto più comodo e decisamente meno costoso un bel fondo patrimoniale.
Ovviamente lo scudo polizza con soldi residenti in conti esteri e mai denunciati al fisco italiano è la soluzione imbattibile per l’evasore. Il punto è proprio questo. È la rivincita salottiera di coloro che non hanno scudato. «Ve lo avevamo detto di non riportare i soldi in Italia» continuano a dire gli evasori impenitenti. Non è impossibile pensare che un governo rimetta mano alle aliquote dei vecchi scudi (che sarebbe un tradimento del patto statale, ma che è stato proposto da molti esponenti politici), ma è certo che le somme scudate saranno tassate da un’eventuale patrimoniale.
La patrimoniale è però oggi ancora un oggetto non identificato. L’ipotesi soft si chiama reintroduzione dell’Ici: cioè riportare in bilancio la tassazione degli immobili. Magari con un rialzo ope legis delle rendite catastali. Basti pensare che l’Isi, poi trasformata in Ici, fu introdotta proprio da Amato, in contemporanea con la tassazione dei conti correnti. La versione più dura comprende un patrimonio più allargato: liquidi, fondi, partecipazioni e azioni. E se si vuole fare davvero male si piazzano dentro anche i titoli di Stato: anche se il governo avrà sempre bisogno di qualcuno che li sottoscriva e dunque trattarli un po’ meglio delle altre obbligazioni conviene.
Quel che è certo è che i nostri ricconi hanno le idee un po’ confuse. Da una parte stanno comprensibilmente cercando di trovare un modo per proteggere il proprio patrimonio, dall’altra si stanno affannando a distruggerlo. Scappano dai titoli di Stato pensando a un loro possibile default. E sono alla disperata ricerca di reinvestire nel mattone quanto ottenuto. Con il doppio risultato di tenere artificialmente alto il prezzo degli immobili (soprattutto quelli di pregio) e basso il loro rendimento (le locazioni sono in discesa e comunque rendono la metà di un Bot). Con il rischio fatale di vederseli poi bastonati da una prossima patrimoniale.
E i trust? Quella scatoletta giuridica che permette al nostro riccone di spossessarsi dei propri beni? Non ci crede più nessuno.
Befera e Magistro (i due mastini dell’agenzia delle Entrate) li smontano come i Lego. Oggi vengono utilizzati solo per liquidare in santa pace i propri altarini domestici. Un’ottima soluzione per chi può farlo è trasferire la residenza all’estero, sempre che lo faccia tutta la famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.