Economia

Malpensa Express: se cambi il tabellone, cambiano gli orari

All'interno dell'aeroporto indicazioni ferroviarie diverse da quelle reali. E chi deve prendere il treno è tratto in inganno

Malpensa Express: se cambi il tabellone, cambiano gli orari

A che cosa serve un orario ferroviario? A prendere il treno. E che cosa deve indicare? Il momento della partenza. Banalità che sorprendentemente sembrano essere sconosciute al Malpensa Express: allo scalo aeroportuale più internazionale della Lombardia le informazioni date al viaggiatore sono sbagliate. Così il collegamento su rotaia con Milano risulta, sotto il profilo temporale, almeno approssimativo.
Ecco di cosa parliamo. Nei saloni dei nastri trasportatori dei bagagli dell'aeroporto i tabelloni che indicano gli orari dei treni sono errati. Con molta chiarezza è spiegato che per tutta la giornata (salvo le ultime corse, diversamente specificate) i treni per Milano Centro-Stazione Cadorna partono ogni 30 minuti, esattamente ai «26» e ai «56» di ogni ora. C'è anche il disegno del quadrante di un orologio, casomai non si capisse. Poi, il viaggiatore scende in stazione e scopre qualcosa di diverso: per esempio, al treno per Cadorna delle 19,26 segue quello delle 20,03; poi si passa alle 20,26, e il successivo è alle 21,03. E il treno ai «56» dov'è finito?
Un controllo sul sito delle Ferrovie Nord, la società che gestisce il collegamento, permette di scoprire undici corse quotidiane dirette da Malpensa a Cadorna della durata di 29 minuti: sono collocati agli «03» in alcune fasce giornaliere e, di fatto, sostituiscono l'orario «56». Al numero verde delle Ferrovie Nord una telefonista spiega che le corse dirette sono state introdotte il 31 gennaio, e che dal 28 marzo (l'orario in vigore) è stata aggiunta solo la corsa delle 18.03, che ha sostituito quella delle 17.56.
Da mesi le prime informazioni per chi arriva in aereo sono sbagliate. Ma il viaggiatore atterrato a Malpensa non lo sa. E corre due rischi: trafelarsi nella corsa per acchiappare un treno che parte 7 minuti dopo; oppure, indotto in errore, rinviare la partenza alla corsa successiva, perdendo inutilmente tempo. Tutto questo, si converrà, non appartiene a un accettabile mondo di servizi.
Ma gli errori negli orari non sono l'unica nota negativa sul Malpensa Express. Recentemente la retorica lombarda dei trasporti ha celebrato il fatto che il treno impiega una manciata di minuti meno del passato. É vero, ma la frequenza è rimasta la stessa, una partenza ogni mezz'ora: un treno perso equivale, in linea di massima, a un aereo perso. Perchè ciò non avvenga, la cadenza ideale, come nella gran parte dei grandi aeroporti del mondo, è 15-20 minuti: su questo sono d'accordo tutti fin dall'inaugurazione dello scalo, datata ottobre 1998, ma già allora il collegamento ferroviario arrivò in ritardo: sei mesi dopo.
Sul marciapiedi di Malpensa non c'è nemmeno una biglietteria automatica (che c'è invece, anche se non ben segnalata, nei saloni della riconsegna bagagli). Il biglietto del Malpensa Express non si può acquistare su Internet nè in alcuna rivenditoria del centro, solo in stazione. Il primo treno da Cadorna per Malpensa parte alle 4.30, ma la biglietteria apre proprio alle 4.30 (suppliscono le emettitrici automatiche). A Malpensa, davanti alla biglietteria e sui binari sono stati posti dei display luminosi nuovi, sul binario però non c'è alcun orologio, o meglio, solo una meticolosa ricerca permette di scoprire, mimetizzato e invisibile, un minuscolo orologio a palette formato cucina.

Un inutile alibi per poter dire che l'orologio c'è.

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