Primario denuncia un furto e poi tenta il suicidio

Ha collegato un tubo di gomma allo scarico della sua auto, lo ha fatto entrare nell’abitacolo, quindi si è seduto all’interno della vettura e ha sigillato i finestrini cercando di suicidarsi con i gas di combustione del motore. Qualcuno, non si sa ancora chi, però, lo ha soccorso in tempo salvandogli la vita. Protagonista, ieri mattina ad Arenzano, del tentativo di suicidio è Michele Mussap, direttore del laboratorio di analisi dell’ospedale San Martino di Genova. Lo stesso medico che pochi giorni fa, con una denuncia, aveva dato il via all’inchiesta sulla sanità ligure. Mussap è stato soccorso dai medici del 118 e secondo alcune fonti non sarebbe in pericolo di vita. Il medico è stato trasferito in ospedale dove è stato ricoverato sotto osservazione. All’origine del gesto, in base alle prime indiscrezioni, ci sarebbero motivi personali e non l’inchiesta giudiziaria per cui sono indagati 37 tra medici e tecnici dei principali nosocomi liguri. Ad sollevare il velo sullo scandalo delle analisi fatte pagare privatamente ai pazienti, ma che, invece, sarebbero state eseguite in normali laboratori ospedalieri, sarebbe stato proprio Mussap che giorni fa aveva denunciato la sparizione di alcuni reagenti chimici dal laboratorio di cui era direttore.
l’inchiesta è condotta dai carabinieri del Nas. Mussap non è indagato.

Le accuse nei confronti degli indagati sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa al servizio sanitario nazionale, peculato e falsità ideologica. I carabinieri la scorsa settimana hanno compiuto una sessantina di perquisizioni in studi medici e vari ospedali genovesi.

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