Jannik Sinner

Un Sinner 17enne si racconta: dagli inizi alle prime vittorie, con una forza e determinazione evidente già da allora. "Il mio papà mi ha dato per la prima volta la racchetta in mano poi a 14 anni ho deciso di diventare il professionista, è nata un po' così poi sono andato a Bordighera e ora mi alleno tutti i giorni", ha detto in un'intervista di sei anni fa. Da allora tanto è cambiato, la storia di un regalo prezioso che ha dato il via alla carriera del campione, primo vincitore di Wimbledon italiano. "La strada è ancora lunga - ha detto - la vita da discoteca? Non mi piace neanche, piuttosto preferisco bere una CocaCola", ha raccontato ridendo

Ansa
Sinner a 17 anni: "Papà mi ha dato per la prima volta la racchetta in mano"

La tifoseria antigovernativa si è scatenata chiedendo perché la premier o il ministro dello Sport non fossero presenti alla finale di Wimbledon quando, sull'altro fronte, c'era il re di Spagna. Giù la maschera

Luigi Mascheroni
Giù la maschera - Dov'eravate?

Mentre siamo alle prese con dossier complicati come dazi e guerra in Ucraina, la polemica dell'estate è sulle istituzioni assenti a Wimbledon. Ma c'è un non detto che nessuno mette sul tavolo

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Se Sinner e il ministro sono ugualmente stanchi

Nell'esordio al Roland Garros vittoria in tre set per Jannik Sinner contro il francese Arthur Rinderknech. Tutto liscio per i primi due set, qualche problemino nel terzo. Il primo match degli Slam non è mai facile. Ma l'esordio ha messo benzina nella gambe del campione altoatesino. Prossimo turno contro l'idolo locale, il francese Richard Gasquet

Marco Lombardo
Sinner, qualche problemino al terzo set, ora trova l'idolo francese

La Wada chiarisce che Sinner non ha fatto nulla, se non non controllare adeguatamente il suo team. L'unica cosa che davvero si dovrebbe fare è sedersi finalmente a un tavolo tutti insieme e garantire il diritto di difesa degli atleti

Marco Lombardo
La vera distorsione del caso Sinner

Sinner è stato rimproverato perché non si è recato a far visita al presidente Mattarella, a differenza dell'anno precedente. La sua decisione è stata motivata dalla stanchezza per le numerose partite, cosa molto ragionevole, e si è voluto evitare tutta la trafila di andare fino a Roma a fare inchini al Quirinale. Noi, quindi, non lo critichiamo e continuiamo ad applaudirlo

Vittorio Feltri
Sinner batte Mattarella

Il numero 1 al mondo ha dimostrato una volta di più il suo strapotere travolgendo nell'ultimo atto del torneo sul cemento di Melbourne anche Alexander Zverev, il tedesco numero 2 al mondo. L'altoatesino si è imposto in tre set, senza mai perdere un turno di battuta, con il punteggio di 6-3, 7-6, 6-3 in nemmeno tre ore di gioco. Per Sinner è il terzo Slam vinto in carriera e il secondo Australian Open consecutivo. Resta aperta anche la striscia di vittorie arrivata a quota 21, migliorato ancora una volta il primato personale dell'azzurro. Un'altra delusione invece per il 27enne Zverev che deve rimandare ancora una volta l'appuntamento con il suo primo Slam in carriera

LaPresse
Sinner si conferma re d'Australia

In migliaia hanno sfidato l'orario presto di domenica mattina, 26 gennaio 2025, per assistere alla finale degli Australia Open al Teatro Regio di Torino, supportando il loro idolo: Jannik Sinner. L'evento e' stato organizzato dai Carota Boy che da sempre seguono il successo del numero 1 al mondo. Torino ancora una volta e' casa del tennis e di Jannik. ANSA/JESSICA PASQUALON

Ansa
Un'onda arancione al Teatro Regio di Torino per Sinner

L'azzurro ha battuto in tre set lo statunitense Ben Shelton ed ha ora la possibilità di fare il bis a Melbourne. Nel match di domenica, il n. 1 del mondo affronterà il tedesco Alexander Zverev, che nell'altra semifinale ha prevalso su Novak Djokovic, ritiratosi per infortunio

Ansa
Australian Open, Shelton ko in 3 set: Sinner in finale
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