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Papa Francesco

"Mai più morte e sfruttamento! C'è sempre tempo per cambiare, c'è sempre una via d'uscita e un'opportunità, c'è sempre tempo per implorare la misericordia del Padre". Sono le parole di Papa Francesco a Ciudad Juarez, ultima tappa del suo viaggio in Messico, a soli 80 metri dal confine con gli Usa. Migliaia le persone presenti. Circa 50mila i fedeli in territorio texano, che Bergoglio ha più volte salutato, al di là del 'muro della vergogna', come i messicani chiamano la barriera anti migranti che separa i due Paesi. Il Papa si è soffermato sulle sofferenze che i migranti devono affrontare nel percorso verso la speranza di una vita migliore, un percorso pieno di terribile ingiustizia – ha detto – di schiavitù, rapimenti, estorsioni. “Molti dei nostri fratelli sono oggetto del business del traffico di esseri umani. Non possiamo negare una crisi umanitaria che negli ultimi anni ha visto la migrazione di milioni di persone”, ha insistito il pontefice che ha chiesto a Dio il “dono della conversione, il dono delle lacrime”. La frontiera messicana è stata l'ultima tappa del viaggio di Bergoglio nel Paese, prima di ripartire verso il Vaticano

LaPresse
Il Papa alla frontiera messicana: "Mai più morte e sfruttamento"

Crea ripulsione a molti la presenza al fianco del Pontefice del Cardinale Norberto Rivera, arcivescovo di Città del Messico e da 20 anni denunciato presso la Santa Sede dalle vittime di abusi sessuali per avere 'coperto' preti pedofili

Paolo Manzo
Il clero messicano corrotto accompagna il Papa "a sua insaputa"

Bergoglio ha celebrato la messa con le comunità indigene a San Cristobal de Las Casas, nel Chiapas (Messico). "Molte volte, in modo sistematico e strutturale, i vostri popoli sono stati incompresi ed esclusi dalla società. Alcuni hanno considerato inferiori i loro valori, la loro cultura e le loro tradizioni. Altri, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, lo hanno spogliato delle loro terre o hanno realizzato opere che le inquinavano. Che tristezza. Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire: perdono fratelli"

Raffaello Binelli
Messa del Papa con gli indigeni

Nella messa con le comunità indigene a San Cristobal de Las Casas, nel Chiapas (Messico), Papa Francesco chiede "perdono" ai popoli indigeni per le "sistematiche incomprensioni" ed esclusioni subite e per le spoliazioni delle loro terre

Raffaello Binelli
Messa nel Chiapas, Papa Francesco chiede perdono agli indigeni

Papa Francesco vuole che la Chiesa del Messico, i suoi vescovi, preti e fedeli (tra i quali si possono includere i membri della elite politica) si purifichi da quelle che chiama le "tre tentazioni di Gesù"

Mario Valenza
Papa Francesco: "No a ricchezza con beni di tutti"
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