L' appello del Pericle dei nostri tempi, Zelensky, ai parlamenti dei Paesi democratici ha una sua tappa fondamentale domenica a Gerusalemme, alla Knesset.

L' appello del Pericle dei nostri tempi, Zelensky, ai parlamenti dei Paesi democratici ha una sua tappa fondamentale domenica a Gerusalemme, alla Knesset.
Il leader ucraino in collegamento con il Bundestag, il Parlamento di Berlino, sfrutta il senso di colpa di tutto un popolo. E chiede ancora una no fly zone, sanzioni ancora più severe e maggiori aiuti militari
Zelensky parla alle nazioni e ne conquista menti e cuori. Grazie (anche) ai collaboratori
Partiti dalle stesse basi (attori comici), l'ucraino è diventato presidente e guida il suo paese in una delle pagine più difficili della storia, l'altro invece vive nascosto e defilato, e il suo sogno di rivoluzionare la politica ormai è un ricordo passato. Sembra preistoria
Toni Capuozzo spiega la strategia comunicativa e militare del presidente ucraino Volodimir Zelensky
Il presidente ucraino interviene in videocollegamento al Bundestag tedesco. Dure critiche all'Ue: "Esitate sull’ingresso dell’Ucraina nell’Europa, è un’altra pietra per il muro". Poi cita la frase utilizzata per l'Olocausto
Un lungo applauso ha accolto Volodymyr Zelensky al Congresso Usa, e dopo che deputati e senatori hanno ascoltato l'appassionato appello del presidente ucraino, lo hanno salutato con un'ovazione bipartisan
Dall'abbigliamento all'uso del linguaggio i due leader hanno strategie di comunicazione diverse. Ne abbiamo parlato con Borzacchiello per capire cosa c'è dietro e cosa vogliono trasmettere
Apparenti concessioni dello Zar, Zelensky non può accettare. La latitanza della Ue
Il presidente ucraino in videocollegamento: "Kiev è sotto i bombardamenti delle forze russe, ma non cediamo e non abbiamo mai pensato di gettare la spugna nemmeno per un secondo"