Al di fuori dei due chilometri quadrati attorno a Piazza Maidan, la vita nella capitale scorre come prima. Grazie a Gli occhi della guerra raccontiamo le barricate in Ucraina. DIARIO DA KIEV

Al di fuori dei due chilometri quadrati attorno a Piazza Maidan, la vita nella capitale scorre come prima. Grazie a Gli occhi della guerra raccontiamo le barricate in Ucraina. DIARIO DA KIEV
L’ennesimo paradosso è che uscendo dalla cerchia delle barricate la vita ed il traffico di Kiev continuano come sempre con negozi e caffè aperti, anche se meno affollati
Un giovane attore ci racconta che fuori da piazza Maidan la vita continua a scorrere normale, la gente va al lavoro e spera che le cose si sistemino per il Paese
Giovane “soldato” con elmetto, mimetica da combattimento e anfibi: fa da sentinella all’esterno del municipio dove chiunque può arruolarsi nell’Upa, l’Esercito (clandestino) di liberazione ucraino
Finito il comizio la mamma impellicciata con la figlia avvolta nella bandiera rossa e nera dell’Esercito di liberazione ucraino, che combattè contro i sovietici durante la seconda guerra mondiale, illustra il luogo dei duri scontri delle scorse settimane con la polizia
Kiev: domenica si sono riunite 50mila persone per il comizio dei leader dell’opposizione in piazza Maidan
I paradossi della rivolta di Kiev: proprio sotto piazza Maidan, la "repubblica libera" dei ribelli, un centro commerciale è animato come se nulla fosse
Kiev: al di fuori dei due chilometri quadrati attorno a Maidan, la vita nella capitale scorre come prima. Sotto la famosa piazza continua a restare aperto un centro commerciale, dove la gente va a fare shopping comprando scarpe italiane
Piazza Maidan: la gente comune, di tutti gli strati sociali, si mescola alle prime file dei miliziani di Svoboda, il partito ultranazionalista
Chi finanzia la rivoluzione nel centro di Kiev, dove sono arrivati ultrà polacchi, giovani bielorussi ed i veterani serbi di Otpor, che buttarono giù Milosevic a Belgrado? Grazie a Gli occhi della guerra raccontiamo le barricate di Piazza Maidan. DIARIO DA KIEV