Caso Salis, Nordio: "Per procedura domiciliari siamo in fase avanzata"

Sul tema della detenzione di Ilaria Salis in Ungheria si è espresso il ministro Nordio, a margine della sigla del protocollo per l’assegnazione di alloggi di proprietà dell’Aler al personale dell’Amministrazione giudiziaria con Regione Lombardia, a Milano: “Sulla questione della Salis se ci fossero aggiornamenti non potrei dirvelo: è una questione che ha due aspetti. Un aspetto è procedurale e su questo è stata imboccata la strada giusta. Per un anno erano stati chiesti gli arresti domiciliari in Italia, cosa che non era consentita dagli accordi internazionali. Ora sono chiesti gli arresti domiciliari all’autorità ungherese in Ungheria, che è sovrana, ma se fossero concessi gli arresti domiciliari in Ungheria allora sì, potremmo procedere con una richiesta per la trasformazione degli arresti domiciliari in Italia. Non si è potuto fare per ora perché la transizione dalla detenzione carceraria in Ungheria alla detenzione domiciliare in Italia, senza il transito della detenzione domiciliare in Ungheria, non era possibile. Dal punto di vista procedurale siamo in fase avanzata”. (Alexander Jakhnagiev)

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