Giornata della donna, Braga (PD): Incomprensibile che Meloni si faccia chiamare Signor Presidente

“In quest'aula stiamo combattendo la difficile battaglia contro i femminicidi, già 17 dall'inizio dell'anno. Ce l'hanno chiesto le centinaia di migliaia di giovani donne e uomini che si sono ritrovati in piazza lo scorso 25 novembre per Giulia Cecchettin e per tutte le altre donne, amiche, compagne, sorelle. Noi dobbiamo sapere rispondere a quelle voci fornendo gli strumenti legislativi per garantire la giustizia e la efficacia ma anche favorire e accompagnare una vera e propria rivoluzione culturale, con un'educazione alla tolleranza, al rispetto della diversità”. Queste le parole della Deputata del Partito democratico Chiara Braga, durante un momento dedicato alla Camera alla Giornata nazionale delle Donne dell’8 marzo. “Una vera trasformazione intellettuale che superi stereotipi e pregiudizi maschilisti a iniziare dal linguaggio, da quella prova di maturità che tante volte troppe suscita ironia anche tra le donne diciamocelo chi non vuole ammettere che il linguaggio non è neutro ma sottende una visione politica per cui non c'è infermiera se non c'è sindaca e non c'è maestra se non c'è medica, e per questo appare ancora più strano e incomprensibile che la prima Presidente del Consiglio donna insista così tanto a volersi far chiamare il Signor Presidente”. Così ha concluso l’Onorevole Braga. / Camera dei Deputati (Alexander Jakhnagiev)

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