Nazionale

Baby gang, meno arresti ma crimini più gravi

In aumento rapine, lesioni e violenze. Attive in 73 province, soprattutto al Nord. L'uso sbagliato dei social

Baby gang, meno arresti ma crimini più gravi

Ascolta ora: "Baby gang, meno arresti ma crimini più gravi"

Baby gang, meno arresti ma crimini più gravi

00:00 / 00:00
100 %

Ragazzi più violenti. Se da una parte le denunce e gli arresti degli under 18 in Italia l'anno passato sono scesi notevolmente, altrettanto non si può dire per i reati più gravi. E più odiosi. Rapine, lesioni e violenze sessuali sono drammaticamente in aumento. Lo racconta il report annuale: «Criminalità minorile e gang giovanili» del Servizio Analisi Criminale della Polizia di Stato.

La mappatura delle baby gang viene aggiornata attraverso i casi registrati: i ragazzi riuniti in bande sono in almeno 73 province, soprattutto al centro nord. Un fenomeno che coinvolge gruppi di giovani, tra i 5 e i 10 soggetti maschi tra i 15 e i 24 anni. Le azioni preferite vanno dal vandalismo urbano, inclusi graffiti sui autobus e muri, atti di bullismo o molestie verso coetanei e la distruzione o danneggiamento di monumenti e beni pubblici. Le gang sono presenti nelle grandi aree urbane, Milano, Roma, Firenze e Bologna in testa. La Divisione anticrimine ha studiato anche le motivazioni che spingono i ragazzi a riunirsi in gruppi: rapporti problematici con le famiglie, con i coetanei o con la scuola. Ma non solo. Fra i fattori a rischio il contesto di disagio sociale o economico, aggravato dall'uso (sbagliato) dei social. Ovvero spirito di competizione, emulazione e la voglia di accrescere i follower postando video estremi, con scene violente soprattutto nei confronti dei ragazzi bullizzati. Nel 2023 aumentano drasticamente le violenze sessuali (+8 per cento), le rapine con un 7,69 per cento di crescita rispetto all'anno precedente, le lesioni l'1,96 per cento. Diminuiscono, però, i minorenni denunciati o arrestati per rissa (-16,41 per cento), percosse (-16,52 per cento), furto (-11,73 per cento), estorsione (-6,11 per cento) e danneggiamento (-8,25 per cento). Altri numeri: nel 2023 sono 31.173 i minori segnalati.

A compiere più reati sono sempre i ragazzi italiani, come nel 2022 mentre l'anno precedente gli stranieri erano in testa alla «classifica». Per quanto riguarda i minori denunciati e arrestati per violenza sessuale, l'incidenza di quelli stranieri raggiunge il 56,19 per cento del totale. Nella totalità dei reati i ragazzi stranieri scendono comunque del 17,91 per cento in meno rispetto al 2022. Furti e rapine commessi dai ragazzini aumentano soprattutto a Bologna, Firenze e Reggio Calabria, le lesioni provocate dai baby criminali aumentano a Bari, Catania, Firenze, Genova e Milano. Nel capoluogo emiliano raddoppiano gli arresti e le denunce nella fascia compresa tra i 14 e i 17 anni per violenza sessuale, mentre a Napoli passano da 11 a 19 in un anno. Tra le città più colpite da questo reato anche Genova, Reggio Calabria e Venezia.

Fra i provvedimenti legislativi varati nel 2023 il cosiddetto «decreto Caivano», all'indomani dello stupro sistematico di gruppo di due ragazzine da parte di una gang del paese.

Commenti