
Ormai è rottura definitiva. Per la serie "c’eravamo tanto amati" il rapporto di stima e amicizia tra Marco Travaglio e Fedez è finito. Il "casus belli" è stata la partecipazione del rapper milanese al congresso dei giovani di Forza Italia, ma il rapporto tra i due si era già deteriorato dopo l’uscita sul Fatto delle inchieste di Selvaggia Lucarelli sul caso "Pandoro-gate" che colpì la sua ex moglie Chiara Ferragni.
Fedez, sabato dal palco della convention dei giovani forzisti, aveva lanciato un duro affondo nei confronti del direttore del Fatto Quotidiano: “Quando purtroppo vedo Marco Travaglio fare un libro su Berlusconi postumo e fare la promozione pulendo la sedia, ecco, quello mi sembra totalmente inutile, se non utile alle tasche di Marco Travaglio per racimolare qualche soldino in più. E – aveva concluso il noto rapper - lo trovo veramente spiacevole". La replica di Travaglio non si è fatta attendere. “In effetti lo scrissi per quanti, appena morto B., si erano già dimenticati chi fosse da vivo. Ma a patto che sapessero leggere: quindi sì, nel caso di specie, totalmente inutile”, ha scritto all’interno della sua rubrica del lunedì "Ma mi faccia il piacere". Travaglio, poi, riporta alcune strofe di un brano di Fedez del 2013 intitolato ironicamente "Meno male che Silvio c’è", proprio come la canzone usata dal Cavaliere per la campagna elettorale delle elezioni Politiche del 2008. Il testo, ovviamente, ha un contenuto molto diverso e riprende tutti i cliché tipici dell’antiberlusconismo dell’epoca: dalla P2 alle inchieste per mafia e altre accuse simili. Parole che consentono a Travaglio di concludere la sua replica con una chiosa velenosa: “Meno male che Silvio c'era”. E, in effetti, all’epoca Fedez era molto più schierato politicamente tant’è vero che una decina di anni fa scrisse anche l’inno del Movimento Cinque Stelle che si può ancora facilmente trovare sul canale Youtube di Beppe Grillo. “Dalla marcia su Roma fino al marcio su Roma c'è solo un MoVimento che va avanti all'infinito. No! Per voi non ci sarò! Io non sono partito. Un partito non ce l'ho. Io non sono partito. Un partito non ce l'ho", cantava Fedez nell’inno preparato in occasione della grande manifestazione del M5S al Circo Massimo del 10-11-12 ottobre 2014.
Da allora sembra essere passata un’era geologica e Fedez, deluso anche dal M5S, sembra realmente non avere più un partito di riferimento tanto da dichiarare che oggi non voterebbe. Travaglio, invece, continua a vivere nell’antiberlusconismo.