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“Gli imprenditori croati sono benvenuti nel nostro Paese e penso che insieme si possa lavorare anche al di fuori dell’Unione europea, penso al continente africano, penso al Sud America, penso all’Asia, all’India… Si possono anche creare queste cooperazioni per avere una crescita delle nostre economie, che stanno attraversando un momento complicato. La guerra dei dazi non conviene a nessuno. Dobbiamo continuare a lavorare intensamente nel nostro mercato interno che al giorno d’oggi si inserisce proprio in questa azione di rafforzamento della nostra collaborazione all’interno del mercato unico”. Così il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a Zagabria per il Forum imprenditoriale Italia – Croazia. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: "Obiettivo è arrivare a zero dazi e mercato unico Europa-America"

“Contribuire ad assicurare la cornice di sicurezza internazionale entro la quale la nostra comunità nazionale possa vivere liberamente e prosperare costituisce responsabilità di grande impegno per la Forza Armata. Soprattutto in un quadro come quello di oggi fortemente destabilizzato e in cui si affacciano fantasmi di un passato di conflitti che pensavamo definitivamente archiviato“. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione del 164° anniversario di costituzione dell’Esercito, ha ricevuto al Quirinale il Generale C.A. Carmine Masiello, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Forza Armata. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella riceve Capo Stato Maggiore esercito: Si affacciano fantasmi di un passato di conflitti

“Il progressivo deterioramento della situazione geopolitica internazionale impone oggi un ennesimo cambiamento. La professionalità e l’abilità mostrate in ogni occasione e riconosciute in maniera unanime, in ambito sia nazionale sia internazionale, sono caratteri ed elementi di alto valore per affrontare con efficacia le sfide attuali e quelle future”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Esercito in occasione del 164esimo anniversario della fondazione. “La nostra Costituzione costituisce il fondamento delle azioni di ogni militare. I valori della libertà, dell’eguaglianza, della giustizia, della dignità della persona, scolpiti nei suoi primi articoli, ispirano giorno per giorno l’operato dell’esercito – ha sottolineato il capo dello Stato -. Nel giuramento solenne di servire la patria, la Repubblica, con disciplina e onore, si realizza l’impegno a difendere con lealtà questi ideali. Ogni vostra missione rappresenta piena testimonianza della fedeltà ai principi democratici e ai diritti inviolabili su cui si fonda la nostra nazione. L’esercito italiano, ovunque operi, è chiamato a custodire e difendere questi valori fondamentali, testimoniando con il proprio impegno quotidiano la fedeltà alla dignità delle persone e dei popoli, alla libertà, alla pace”. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Esercito testimonianza di fedeltà a principi democratici"

"In questa occasione rivolgo un pensiero particolare agli oltre 7500 vostri commilitoni che in questo momento sono schierati in aree di interesse vitale, dall’Europa Nord-Orientale al Medio-Oriente, all’Africa, nell’ambito di missioni determinate da Governo e Parlamento per contribuire a iniziative di pace della comunità internazionale. Durante i miei incontri sia con Capi di Stato dei Paesi dove avete operato o state operando, sia con Capi di Stato di Paesi alleati, è motivo di orgoglio per me raccogliere sempre giudizi lusinghieri sul lavoro che svolgete, per la professionalità e il senso di umanità che lo caratterizzano Testimonianza di un atteggiamento costante, attento sia agli aspetti tecnici sia ai profili umani, in un quadro di autentica volontà d’aiuto al prossimo che fa onore all’Esercito e all’Italia". Così Mattarella ricevendo il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito al Quirinale Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Missioni esercito all'estero fanno onore all'Italia"

Friedrich Merz non ha raggiunto la maggioranza per essere eletto cancelliere dal Bundestag tedesco al primo scrutinio. Sono mancati 18 voti dalle file della sua maggioranza, per il leader dell'Unione hanno votato 310 parlamentari a favore, 307 contro, 3 si sono astenuti e un voto è risultato non valido. I gruppi parlamentari della cosiddetta piccola Grosse Koalizion, formata da Unione (Cdu-Csu) e Spd avrebbero avuto 328 voti a disposizione. Merz ha ricevuto soltanto 310 voti favorevoli al primo turno invece dei 316 necessari per avere la maggioranza. È la prima volta dal 1949 che un cancelliere non viene eletto al primo scrutinio. Bundestag (Alexander Jakhnagiev)

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Merz fallisce l'elezione a Cancelliere in Germania, è la prima volta dal 1949

"Il Papa dovrà affrontare i problemi. Se vorrei un Papa africano o asiatico? No, non per forza. La Chiesa è universale. Chiunque sarà eletto noi supporteremo" così il cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta, entrando alla dodicesima congregazione dei cardinali. (Alexander Jakhnagiev)

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Mons. Hardjoatmodjo (arcivescovo Jakarta): Un Papa asiatico? "No, Chiesa è universale"

"C'è un clima favorevole, tutti hanno la possibilità di parlare. Sono presidente della Caritas Internationalis e ne ho parlato stamattina. Ci sono fratelli ucraini e anche americani. Per la maggior parte di noi è la prima volta che ci troviamo qui per il conclave, dobbiamo conoscerci meglio. Penso che il Conclave non durerà più di tre giorni. Me lo auguro, voglio tornare a casa" così il cardinale Tarcisius Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo e presidente della Caritas Internationalis, entrando a una delle riunioni della Congregazione dei Cardinali in Vaticano. (Alexander Jakhnagiev)

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Mons. Kikuchi (arcivescovo Tokyo): "Clima amichevole, spero che il Conclave sia breve"

"Poco fa Netanyahu ha annunciato 'un'invasione massiccia a Gaza': è di poche ore fa l'approvazione di un folle piano da parte di Israele per occupare la Striscia e strappare le persone dalla loro terra. Tutto dopo aver strappato oltre 50 mila vite palestinesi con un sistematico sterminio e bloccato cibo e medicine vitali per tante persone, per tanti bambini", scrive su Facebook il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte. "'Siamo preoccupati', 'esortiamo Israele' balbetta l'Unione europea con le solite chiacchiere di circostanza. Da Giorgia Meloni nemmeno una parola: gli atti del governo italiano restano fermi a foto di ministri che stringono le mani sporche di sangue di Netanyahu. Allora voglio essere chiaro: la premier non si presenti più in Aula a farci lezioncine ipocrite di sovranità, autodeterminazione dei popoli, libertà, diritto internazionale. Embargo sulle armi a Israele e pesanti sanzioni commerciali e diplomatiche, riconoscimento della Palestina. Questa - conclude - sarebbe la nostra Italia, questa sarebbe la nostra Europa. Abbiamo l'obbligo morale di fermare la follia di Netanyahu". (Alexander Jakhnagiev)

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Conte: "Da Netanyahu folle piano di occupazione Gaza, fermarlo è obbligo morale"

"Siamo alla vigilia di un'invasione massiccia di Gaza, secondo le raccomandazioni dello Stato maggiore. Poi la esamineremo, e sarà necessario un esame politico, a partire dal primo ministro e dallo staff. Lo esigo". Lo ha detto il premier israeliano sui social. X (Alexander Jakhnagiev)

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Netanyahu: Siamo alla vigilia di un'invasione massiccia a Gaza
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