Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha confermato che, nel corso della revisione dei documenti investigativi e giudiziari legati al caso di Jeffrey Epstein, sono state individuate oltre 1.200 vittime potenziali o loro familiari, le cui identità sono state oscurate nei materiali resi pubblici. Lo ha dichiarato il vice procuratore generale Todd Blanche, precisando che le autorità hanno deliberatamente censurato nomi, riferimenti personali e qualsiasi elemento che possa consentire l’identificazione delle persone coinvolte.
Alcune informazioni, ha precisato, saranno censurate per proteggere i sopravvissuti a Epstein. "Stiamo esaminando ogni singolo pezzo di carta che produrremo per assicurarci che ogni vittima, il suo nome, la sua identità, la sua storia, nella misura in cui è necessario proteggerla, sia completamente protetta", ha affermato Blanche. "Ci sono molti occhi puntati su queste cose, quindi vogliamo assicurarci che quando produciamo i materiali che stiamo producendo, proteggiamo ogni singola vittima", ha aggiunto.
La dichiarazione arriva contestualmente all’avvio della pubblicazione parziale dei cosiddetti “Epstein files”, la vasta raccolta di documenti che comprende centinaia di migliaia di pagine tra atti giudiziari, materiali investigativi, fotografie, registri finanziari, corrispondenza interna delle autorità e documentazione penitenziaria. Il rilascio avviene in applicazione del Epstein Files Transparency Act, approvato dal Congresso statunitense e firmata dal presidente Donald Trump il 19 novembre scorso, e che impone la divulgazione dei materiali non classificati relativi al caso.
Secondo quanto comunicato dal Dipartimento di Giustizia, la maggior parte dei file pubblicati finora risulta ampiamente redatta, con sezioni oscurate o rimosse. Le autorità sostengono che una divulgazione integrale, senza filtri, esporrebbe le vittime a una nuova forma di vittimizzazione e potrebbe interferire con procedimenti ancora aperti o con valutazioni legali in corso.
La legge che ha imposto la pubblicazione dei documenti è stata approvata con un ampio consenso bipartisan, ma l’attuazione ha generato forti tensioni politiche. Diversi membri del Congresso, sia democratici sia repubblicani, hanno criticato il Dipartimento di Giustizia per non aver rispettato pienamente la scadenza prevista e per aver rilasciato materiali giudicati incompleti.
Alcuni legislatori hanno minacciato iniziative legali per ottenere una maggiore trasparenza. Il deputato democratico Ro Khanna, coautore della legge che ha imposto al dipartimento di Giustizia di rendere pubblici i documenti relativi a Epstein, si è detto "deluso" dal materiale pubblicato e ha annunciato che valuterà "tutte le opzioni" possibili per i passi successivi. "La legge prevede la pubblicazione di tutti i documenti non classificati relativi a Epstein. È evidente che non hanno rispettato tale obbligo", ha affermato Khanna. "Sebbene sia chiaro che stiano almeno cercando di rispettare la scadenza, avrebbero dovuto fare di più" ha aggiunto.
I documenti finora resi pubblici includono materiali relativi alle indagini su Epstein e sulla sua collaboratrice Ghislaine Maxwell, condannata nel 2021 per traffico sessuale di minori. Nei file compaiono anche riferimenti a contatti, viaggi e ambienti frequentati dal finanziere, nonché immagini in cui Epstein appare accanto a personaggi pubblici. Le autorità hanno ribadito che la presenza di nomi o immagini nei documenti non implica automaticamente responsabilità penali. Tra le migliaia di documenti relativi alle indagini figurano diverse fotografie inedite dell'ex presidente Bill Clinton con il finanziere e Maxwell. Un'immagine mostra Clinton a torso nudo in una vasca idromassaggio accanto a un'altra persona il cui volto è oscurato. Ci sono altre foto di Clinton che nuota in una piscina adiacente con la Maxwell. Le immagini mostrano un'altra donna, anche lei col volto oscurato, che nuota con Clinton e la Maxwell. Clinton non è mai stato accusato di alcun illecito riguardo alla sua relazione con Epstein, interrotta prima del suo arresto per accuse federali nel 2019.
La rivelazione dell’esistenza di oltre 1.
200 vittime potenziali conferma la dimensione sistemica degli abusi contestati a Epstein e rafforza le richieste di giustizia avanzate dalle associazioni per i diritti delle vittime. Il Dipartimento di Giustizia ha annunciato che ulteriori documenti saranno pubblicati nelle prossime settimane, al termine delle operazioni di revisione e censura.