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Piccolo lapsus per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che parlando con i giornalisti dopo l'incontro a Palazzo Chigi con le opposizioni ha confuso due fra i temi che più stanno creando attrito nel dibattito politico, affermando: "Il lavoro povero non viene risolto col semplice reddito di cittadinanza, scusate, salario minimo", si è corretta subito. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Lapsus Meloni, parla di reddito cittadinanza invece che di salario minimo

"Siamo venuti con spirito costruttivo, per noi il risultato importante è stato" l'unione delle forze dell'opposizione sul salario minimo, "oggi non c'è stata nessuna controproposta, il governo non ha le idee chiare, l'importante è che gli italiani abbiano una risposta". Così il presidente M5s, Giuseppe Conte, dopo il vertice a Palazzo Chigi. "Il governo si è affidato al Cnel, vogliono buttare la palla in tribuna", ha osservato. "Noi attiveremo una raccolta firma con una petizione. Non vogliamo sventolare una bandierina ideologica. Rispetto a dei chiarimenti chiesti abbiamo fornito interventi nel merito spiegando punto per punto il testo", ha sottolineato l'ex premier. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Salario minimo, Conte: "Con Cnel Governo butta palla in tribuna, non ha idee chiare"

Il Governo non si è presentato con una sua proposta sul salario minimo come "segnale di attenzione e rispetto" nei confronti delle opposizioni per poter affrontare un lavoro comune con l'ausilio del Cnel con l'auspicio di arrivare ad una proposta condivisa. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia meloni, al termine del vertice a Palazzo Chigi, aggiungendo che "aiutare le famiglie sul piano economico è una delle nostra grandi priorità e chiaramente ci interessa la questione del rafforzamento dei salari, e per questo ho scelto di incontrare le opposizioni". Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Salario minimo, Meloni: "Nessuna proposta dal Governo, incontro è segnale di attenzione e rispetto"

Botta e risposta su Twitter tra Elon Musk e Gennaro Sangiuliano. Il Tycoon è tornato sull'organizzazione di un incontro di lotta con Mark Zuckerberg, proprietario di Meta: "Ho parlato con il Primo Ministro italiano e il Ministro della Cultura. Hanno concordato una location epica. Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck e Il livestream sarà su questa piattaforma e su Meta. Tutto nell'inquadratura della fotocamera sarà l'antica Roma, quindi niente di moderno, per rendere omaggio al passato e al presente dell'Italia". Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano parla di una lunga e amichevole conversazione con Musk e precisa: “Aabbiamo parlato della comune passione per la storia dell’antica Roma. Stiamo ragionando su come organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un’ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini”. Twitter (Alexander Jakhnagiev)

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Elon Musk: "Combattimento con Zuckerberg in Italia in location epica". Sangiuliano: Non sarà a Roma

I carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale riportano in Italia dagli Stati Uniti 266 reperti archeologici di pregevole valore, stimati in svariate decine di milioni di euro sul mercato mondiale dei beni culturali. L’eccezionale risultato è stato conseguito grazie alle incessanti indagini svolte dai Carabinieri dell’Arte, in collaborazione con la Procura newyorkese. Carabinieri (Alexander Jakhnagiev)

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Recuperati dagli Usa 266 reperti archeologici italiani grazie ai Carabinieri dell’Arte

Spero proprio che non ci sia un nuovo hub in Veneto. Lo ha dichiarato Luca Zaia, presidente della regione Veneto, rispondendo ai giornalisti al termine del punto stampa tenutosi in mattinata. "L'Europa non ci da una mano. Il riconoscimento di status di rifugiato - ha spiegato - viene dato solo nell'11 per cento dei casi. In linea teorica sappiamo che un 70 o 80 per cento non ha titolo per varcare il suo nazionale. Se ospitiamo coloro che non hanno titolo, togliamo spazio a coloro che lo hanno. Il 40 per cento di quelli che qui giungono, scompaiono". "C'è un problema sociale: ci sono persone che non hanno un pezzo di pane per sfamarsi. Vedo numeri inquietanti: in Veneto in questo momento sono ospitati 9 mila migranti. Con questi numeri spero che non arriveremo a rivedere situazioni come quella di Cona", ha concluso. Fb Zaia (Alexander Jakhnagiev)

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Migranti, Zaia: "Spero che non ci sia un nuovo hub in Veneto"
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