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"È evidente che non fosse chiaro o definito chi dovesse o potesse fare cosa e che i contrasti sulla gestione diretta dei problemi sono emersi in continuazione soprattutto nelle fasi iniziali della pandemia. La mia preoccupazione è pensare a come fare per evitare che nel futuro ci si possa trovare nelle stesse condizioni, senza un'organizzazione e una catena di comando definita, in grado di prendere le decisioni necessarie nei tempi auspicabili. Finchè non sarà definita una linea di comando più strutturata per situazioni di emergenza un po' di pessimismo è giustificato. La possibilità di altre zoonosi è da considerare". Lo ha detto Massimo Galli, professore di Malattie infettive presso l'Università Statale di Milano, in audizione davanti alla commissione Affari sociali, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commissione inchiesta Covid, Galli: "Definire linea comando più strutturata per emergenze future"

"Non sono d'accordo con chi afferma l'inutilità lockdown: la gran parte dei Paesi del mondo ha adottato misure di restrizioni importanti in quel periodo. È stato necessario adeguarsi e farlo prima degli altri. Va ricordato che l'Italia è stato il primo Paese occidentale che ha subito un'aggressione e questa aggressione ci ha colpito alle spalle: ci siamo trovati il problema non avendo cognizione che il problema era già presente da ben prima del fatidico 20 di febbraio". Così Massimo Galli, professore di Malattie infettive presso l'Università Statale di Milano in audizione sulla Commissione inchiesta Covid. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commissione inchiesta Covid, Galli: "Lockdown necessario, sorpresi da varianti"

"L'Italia si è trovata davanti a difficoltà strutturali che il nostro Paese ha dovuto affrontare con un evento eccezionale come la pandemia. E' molto evidente che non fosse definito chi dovesse e potesse fare e cosa fare, ci sono stati contrasti dal punto di vista della gestione diretta dei problemi che sono emersi in continuazione nella fase iniziale della pandemia. Per il futuro auspico si possa avere una catena di comando definita per prendere decisioni in tempi rapidi, che non rimanga però una catena di comando che nomina generali senza truppe, ovvero prendere decisioni di interventi senza avere le risorse materiali". Lo ha evidenziato Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, oggi in audizione informale in Commissione Affari sociali della Camera nell'ambito dell'esame delle proposte di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commissione inchiesta Covid, Galli: "All'inizio contrasti in gestione"

"Il piano pandemico italiano era fermo al 2006, tuttavia c'erano alcune cose che se fossero state fatte avrebbero permesso di gestire in maniera diversa l'emergenza, a partire da assistenza e piani di emergenza da mettere in atto". Lo ha affermato Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive presso l'Università degli Studi di Genova, audito dalla Commissione Affari sociali nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge per l'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid-19. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commissione inchiesta Covid, Bassetti: "Con piano pandemico 2006 gestione diversa"

Sequestrato arsenale di armi e munizioni nascoste sotto la pavimentazione di un garage in un'abitazione a Giugliano in Campania. L'operazione della Guardia di Finanza e della Polizia. / Twitter Gdf (Alexander Jakhnagiev)

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Scoperto arsenale di armi e munizioni in provincia di Napoli

"Oggi finalmente è partito il percorso sull'Autonomia che ci porterà alla possibilità di migliorare il funzionamento del nostro Stato, a valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese e a rendere risposte più efficienti ai bisogni dei territori e dei cittadini. Sono dispiaciuto che ci sia stata una contrapposizione con le Regioni del centrosinistra che, con motivazioni risibili, hanno preferito votare contro". Così Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, al termine della Conferenza delle Regioni che ha approvato, a maggioranza (tranne quattro Regioni del centrosinistra), il progetto di legge del ministro Calderoli. (Alexander Jakhnagiev)

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Autonomia, Fontana: "Ok da Conferenza regioni a progetto di legge, finalmente avviato percorso "

"Io finora non ho ricevuto neanche un atto, comunque adesso verrò a conoscenza di cosa sono accusato perché vorrei capire, dopodiché ci difenderemo nelle opportune sedi. Non ho nessun tipo di problema ad affrontare questo processo, tra l'altro ho letto anche valutazioni strane sul processo medesimo da parte dei pubblici ministeri ma questo sarà oggetto di future discussioni". Lo ha detto Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, al termine della Conferenza delle Regioni riguardo all'inchiesta sul Covid. (Alexander Jakhnagiev)

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Covid, Fontana: "Io indagato? Lo hanno detto a tutti tranne che a me, mi difenderò"

“Alcune regioni si sono scostate dalla maggioranza. Mi auguro che il continuo del processo produrrà una ricomposizione con le regioni che oggi hanno espresso parere contrario”. Le parole di Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli Venezia Giulia, in occasione della Conferenza delle Regioni. (Alexander Jakhnagiev)

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Autonomia differenziata, Fedriga: "Mi auguro ricomposizione delle regioni contrarie"
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