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"Continuiamo a fare di tutto per scacciare gli occupanti e riportare la pace a tutto il nostro popolo. Un elemento chiave di questo processo è la forza delle forze armate ucraine. Disponibilità di quantità e qualità sufficienti di armi, quantità e qualità sufficienti di munizioni. L'assistenza all'Ucraina è stata la questione numero uno nei colloqui con i rappresentanti degli Stati Uniti d'America arrivati ​​ieri a Kiev: il Segretario di Stato Antony Blinken e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin. Condividiamo la stessa intesa con gli Stati Uniti: quando la democrazia vince in un paese, vince in tutto il mondo. Quando la libertà è difesa in un paese, è difesa in tutto il mondo", così il Presidente dell'Ucraina Zelensky. / Instagram Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky: "Incontro con Blinken durato oltre tre ore"

Condivido tutte le scelte compiute dal governo, anche l'invio di armi ai resistenti ucraini perchè è giusto. Bisogna cercare la pace e sapere che la pace si fa con il nemico, quindi il sostegno all'Ucraina va di pari passo con l'obiettivo di compiere qualunque cosa per arrivare alla pace. Bisogna tenere alti questi valori senza farli scivolare in una dialettica che serve a qualcuno per la polemica politica, ma non di certo a quel popolo aggredito dal governo russo". Così il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti a margine della deposizione delle corone di fiori a Porta San Paolo in occasione del 25 aprile. " (Alexander Jakhnagiev)

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Ucraina, Zingaretti: "Compiere qualunque cosa per arrivare alla pace"

(Agenzia Vista) Napoli, 25 aprile 2022 "In questo senso, in tutta Italia, la Resistenza – come lo era stato l’antifascismo di tanti spiriti liberi durante il ventennio - fu un movimento che ebbe un significato unitario, quello della Liberazione dal nazifascismo, assumendo nel contempo forme e motivazioni anche diverse a seconda delle specifiche circostanze temporali e territoriali. Accanto a questi valorosi italiani non può essere, ovviamente, mai dimenticato il ruolo decisivo dei soldati alleati, venuti da ogni parte del mondo, liberando l’Italia dal giogo del nazifascismo. Migliaia di loro hanno perso la vita e sono sepolti nei nostri territori. Esprimiamo a loro, a distanza di tanti anni, la nostra incancellabile riconoscenza. Erano soldati della coalizione contro il male assoluto, di cui l’Italia sotto la dittatura era stata tragicamente parte. La Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l’immagine e a recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi. Questo riscatto, il sangue versato, questo ritrovato onore nazionale lo celebriamo oggi, insieme a tutta l’Italia, qui ad Acerra", così il Presidente della Repubblica Mattarella nel corso del suo discorso per il 25 aprile ad Acerra. / Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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Mattarella: "Resistenza riscattò l'Italia"

"E oggi tra gli storici vi è concordia nell’assegnare il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera, frutto dell’arbitrio e contraria al diritto, oltre che al senso stesso della dignità. Furono resistenti i combattenti delle montagne, le tante staffette partigiane, i militari che, perdendo la vita o subendo la deportazione, rifiutarono di servire sotto la cupa bandiera di Salò. Furono resistenti, a pieno titolo, le persone che nascosero in casa gli ebrei, o i militari alleati, o ricercati politici, coloro che sostenevano la rete logistica della Resistenza. Furono resistenti gli operai che entrarono in sciopero al Nord, gli autori di volantini e giornali clandestini, gli intellettuali che non si piegarono, i parroci che rimasero vicini al loro gregge ferito. Le vittime innocenti delle tante stragi che, in quella terribile stagione, insanguinarono il nostro Paese" così il Presidente della Repubblica Mattarella nel corso del suo discorso per il 25 aprile ad Acerra. / Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Resistenza è chi si oppone a invasione straniera contraria al diritto"

"Il regime fascista, implose dall'interno e crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria. Non fu la morte della Patria. Ma, al contrario, la riscoperta del suo senso autentico. Quella di una comunità di destino, di donne e di uomini, che condividono il comune senso di pietà, i valori di libertà, giustizia e democrazia, che si proteggono a vicenda, che lavorano per la pace, il benessere e la solidarietà". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando ad Acerra il 77/mo anniversario della Liberazione. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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25 Aprile, Mattarella: "Con l'8 settembre riscoprimmo il senso di Patria"

"Oggi, in questa imprevedibile e drammatica stagione che stiamo attraversando in Europa, il valore della Resistenza all’aggressione, all’odio, alle stragi, alla barbarie contro i civili supera i suoi stessi limiti temporali e geografici.Nelle prime ore del mattino dello scorso 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate della Federazione Russa avevano invaso l’Ucraina, entrando nel suo territorio da molti punti diversi, in direzione di Kiev, di Karkiv, di Donetsk, di Mariupol, di Odessa. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe e dal rumore dei carri armati. E, pensando a loro, mi sono venute in mente – come alla senatrice Liliana Segre - le parole: “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor”. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di “Bella ciao”" così il Presidente della Repubblica Mattarella nel corso del suo discorso per il 25 aprile ad Acerra. / Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Quando ho saputo di invasione Ucraina ho pensato a Bella Ciao"

"Documenti e narrazioni orali presentano una realtà che contrasta nettamente con l'immagine attendista che taluno ha superficialmente ritenuto di attribuire al Mezzogiorno: gruppi di giovani combattenti, persone armate di ogni età, difendevano il territorio dalle distruzioni dei guastatori, gli uomini dalle razzie, le donne dalle violenze". Lo ha detto Sergio Mattarella celebrando il 25 aprile ad Acerra. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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25 Aprile, Mattarella: "Superficiale dire che Sud fu attendista"
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