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Signorini indagato: "Accuse balorde"

Ipotesi di violenza sessuale e estorsione. I legali: "Atto dovuto, etica della monnezza"

Signorini indagato: "Accuse balorde"
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Adesso Alfonso Signorini è ufficialmente indagato per i reati di violenza sessuale ed estorsione. Si tratta di un atto dovuto conseguente alla denuncia presentata nei giorni scorsi in Procura a Milano dall'ex concorrente del Grande Fratello Antonio Medugno. Il giovane, di professione modello e influencer, è quello che si potrebbe definire il «caso uno»: da lui Fabrizio Corona ha raccolto le prime confessioni per aprire la campagna contro il presentatore e giornalista. Chat, audio, video, testimonianze, diffuse on line sul format Falsissimo, che mostrerebbero l'esistenza di un «sistema Signorini» per entrare nella casa del Grande Fratello in cambio di favori sessuali da concedere al medesimo Alfonso.

Medugno (affascinante napoletano che ha partecipato all'edizione del reality nel 2021/2023) ha depositato una querela lo scorso 24 dicembre, chiedendo di procedere per violenza sessuale ed estorsione, reati ora iscritti nel fascicolo finito sul tavolo dell'aggiunto Letizia Mannella. La stessa Mannella coordina anche l'inchiesta nei confronti di Fabrizio Corona, indagato per revenge porn sulla base della denuncia presentata dagli avvocati del conduttore del Gieffe dopo la diffusione del materiale. Il legale di Signorini, Domenico Aiello, spiega: «L'iscrizione non ci coglie impreparati, è un atto dovuto anche a garanzia delle difese. Sono pronte querele contro chiunque dia vetrina o risonanza a una ricostruzione balorda, come balordo è chi l'ha proposta. Il mio assistito è fiducioso, avrà la possibilità di documentare la strumentalità delle accuse contro di lui, mosse solo per lucro personale». Un faldone con documenti e messaggi è già pronto. E Medugno? «Era sempre pronto a proporsi in tutti i contesti pur di raggiungere il successo». Pare anche fuori da Mediaset. «Tutto questo è etica della monnezza», conclude l'avvocato.

Ma quella di Medugno potrebbe non essere l'unica querela: un altro ex «gieffino», Gianluca Costantino, sta valutando un'azione giudiziaria analoga. Insomma, lo scandalo fatto scoppiare dall'ex re dei paparazzi è destinato ad allargarsi ulteriormente, coinvolgendo chissà quante persone e programmi. Corona, infatti promette fuoco e fiamme e annuncia altri documenti «da far tremare» che intende mostrare a gennaio. Ieri, in risposta ai legali del giornalista sulla decisione del conduttore di sospendere i suoi impegni con Mediaset (e a questo punto è in forse pura l'edizione di marzo del Gieffe Vip), l'ex agente fotografico ha tuonato: «Vergogna! Stanno provando a dire che mi sono inventato tutto, per i miei precedenti (è stato condannato, ndr), ma li metterò di fronte alla verità. Ho le prove». Quindi l'affondo contro la strategia di Cologno Monzese, che ha avviato indagini interne: «Mediaset lo fa per tutelare l'azienda in Borsa, sottolineando di avere rispettato il codice, che in realtà non è stato rispettato». Sia come sia, difficile che Corona si fermi. Da un lato, dopo il carcere, non ha nulla da perdere.

Dall'altro ha azzeccato la strada per fare molti soldi: le due puntate «Il prezzo del successo» su Falsissimo hanno totalizzato più di 10 milioni di visualizzazioni. Se si pensa che l'iscrizione al canale costa 5,99 euro al mese, si parla di centinaia di migliaia di euro che gli entrano in tasca. Cui si aggiungono i proventi degli spot e del merchandising.

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