Per la prima volta, grazie a Gli occhi della guerra, un giornalista italiano è embedded al fronte con le truppe dell'esercito di Kabul
Per la prima volta, grazie a Gli occhi della guerra, un giornalista italiano è embedded al fronte con le truppe dell'esercito di Kabul
Per la prima volta dei giornalisti italiani embedded al fronte nella provincia di Herat, dove la guerra coi talebani continua
Le strade sono blindate. E il comando delle truppe italiane consiglia di non uscire. L'intelligence parla di una situazione calda
In 10 anni abbiamo aiutato la ricostruzione. Col nostro ritiro si perderà tutto. Già oggi nella fortezza della Cooperazione è rimasto un unico italiano
Per sfuggire alle rappresaglie dei talebani, il nostro reporter Fausto Biloslavo e il cameraman Bobomatto si camuffano prima di uscire di casa
Le donne soldato a Camp Zafar, la grande base alle porte di Herat, del 207° Corpo d’armata afghano
In Afghanistan ti augurano “benvenuto” con l’esplosione di un razzo controcarro. Un modo dei soldati afghani per farti capire che la guerra continua, anche se l’Occidente vorrebbe dimenticarla
La missione degli afghani è organizzare dei posti di blocco alle porte di Herat, mentre gli italiani rafforzano le difese esterne della loro base, camp Arena. ll sergente maggiore Zia ul Haq, a Gli Occhi della guerra giura: "In dieci anni di guerra abbiamo perso molti dei nostri fratelli, ma continueremo a combattere fino all'ultima goccia del nostro sangue". - video di Fausto Biloslavo, montaggio di Bobomatto
Ad Herat, nell’Afghanistan occidentale, il generale Ziarat Shah Abed comanda la prima brigata del 207imo corpo d’armata. E a Gli occhi della guerra rivela: "I talebani sono all'offensiva con forze molto mobili"