Socialisti all'assalto dei dem: ecco la carica dei nuovi Mamdani

Dopo la vittoria di Zohran Mamdani a New York, una nuova ondata di candidati socialisti e progressisti emerge negli USA. Tra ex collaboratori di Ocasio-Cortez, attivisti pro-Pal e veterani, la sinistra rialza la testa

Socialisti all'assalto dei dem: ecco la carica dei nuovi Mamdani

L’euforia per la vittoria di Zohran Mamdani a New York non si è ancora placata. Il mondo della sinistra socialista americana resta in fermento. Anzi, il successo del 35enne neo sindaco della Grande Mela apre una nuova stagione di lotte dentro ai democratici con decine di esponenti “liberal” che puntano a diventare i “nuovi Mamdani”. Il primo di questa lunga lista è Saikat Chakrabarti, 39 anni. Ex capo dello staff della deputata socialista del Queens Alexandria Ocasio-Cortez, Chakrabarti punta a un seggio al Congresso nell’11esimo distretto della California, quello del centro di San Francisco, ma soprattutto “occupato” da quasi 40 anni Nancy Pelosi che ha annunciato il ritiro. Il giovane progressista condivide molto con Mamdani. Studi prestigiosi, in questo caso ad Harvard, e una carriera interessante da ingegnere in Silicon Valley con compensi che sfioravano i 50 milioni di dollari. Pro-immigrazione, ha proposto l’abolizione dell’Ice, l’agenzia che oggi Trump usa per arresti ed espulsioni. Ha spinto per il Green New Deal della Ocasio e dato battaglia ad Amazon contro un centro di smistamento nel Queens.

Altro aspirante è Abdul El-Sayed, 41 anni. Esponente della diaspora musulmana nell’area metropolitana di Detroit, nel 2018 ha sfiorato la nomination democratica per correre come governatore del Michigan e l’anno prossimo ci riprova per diventare senatore. Fervente pro-Pal con inquietanti connessioni con Hamas ed Hezbollah, sostiene la copertura sanitaria per tutti, ma anche l’aumento delle tasse sui miliardari. Violentissimo contro il popolo MAGA: “Quando loro volano bassi, noi non saliamo, li portiamo nel fango e li soffochiamo”.

Più a Sud, in Georgia, punta a diventare governatrice la 32enne Ruwa Romman, palestinese e impiegata come consulente per Deloitte. Come El-Sayed, anche Romman è una leader del movimento pro-Pal che ha infiammato i campus Usa nella primavera del 2024. Attiva in prima persona nella campagna di Mamdani, Romman ha un programma simile: aumento del salario minimo, “riacquisto delle case dalle corporation” e diminuzione del costo degli affitti.

Altro “mamdiano” sui generis è Graham Platner. 41 anni, veterano dell’Iraq e dell’Afghanistan, vive nel Maine e fa il coltivatore di ostriche. Ha lanciato la sua candidatura per il Senato per prendere il posto della repubblicana moderata Susan Collins e lo ha fatto con uno spot realizzato dallo stesso studio che ha lavorato per la campagna di Mamdani. L’approccio di Platner sui social combina l’immagine di uomo dell’America profonda della working class con le istanze della nuova sinistra, come la lotta agli oligarchi. Parlando di sé ha detto di essere “un comunista” e un “supersoldato antifa” e oltre all’asistenza sanitaria universale propone una non meglio specificata tassa contro i miliardari. Finito sotto il fuoco dei media per un tatuaggio nazista (ora cancellato) e per commenti online controversi, ha visto i sondaggi crescere di settimana in settimana.

Sotto la grande tenda progressista c’è spazio anche per gli influencer. È il caso di Kat Abughazaleh, 26 anni e 6 milioni di like su Tiktok. Abughazaleh punta a un seggio nel nono distretto dell’Illinois, nei sobborghi di Chicago. A fine ottobre è stata incriminata per aver bloccato i veicoli dell’Ice fuori da un centro detentivo di Chicago. Pro-Pal, vuole l’introduzione di una tassa sugli americani più ricchi per finanziare il salario minimo di 25 dollari l’ora e una revisione del Green New Deal.

Tra chi spera di trovare un posto al sole ci sono pure marxisti, come Kshama Sawant. Consigliere comunale a Seattle, nel 2013 è stata eletta come esponente del Socialist Alternative, una micro-formazione marxista e rivoluzionaria, e oggi punta a un seggio al Congresso. Chi punta al traino di Mamdani è Jack Schlossberg, nipote d’arte di John F. Kennedy. Il discendente di Jfk potrebbe candidarsi per il 12eismo distretto di New York raccogliendo l’eredità del socialista di Mayer London che fu il secondo deputato socialista mai eletto negli Stati Uniti.

Eppure, sotto i facili entusiasmi, molti dovrebbero ricordare che New York non è l’America e che la ricetta socialista non può attecchire ovunque.

Ne sa qualcosa Omar Fateh, ribattezzato dalla stampa americana come “Mamdani di Minneapolis”. Spinto dalla sinistra socialista a correre come sindaco, ha perso contro il primo cittadino uscente Jacob Frey, democratico moderato che guidava la città ai tempi delle rivolte di Black Lives Matter.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica