Una giornata memorabile per Jannik Sinner, che ora punta a vincere il torneo. Il campione italiano ha trionfato in tre set e ora tutti aspettano il match contro Alcaraz, una possibile rivincita dopo la sconfitta subita a Parigi

Una giornata memorabile per Jannik Sinner, che ora punta a vincere il torneo. Il campione italiano ha trionfato in tre set e ora tutti aspettano il match contro Alcaraz, una possibile rivincita dopo la sconfitta subita a Parigi
È finita purtroppo male la finale del Roland Garros per Jannik Sinner, ma quante emozioni in 5 ore e 29 minuti di una finale bellissima, di una partita giocata ad altissimo livello sia da Jannik che da Carlos Alcaraz che ha vinto poi dominando il super tie-break finale e quello a 10 punti quando la partita era già stata vinta, persa, vinta, persa dai due un sacco di volte
Cinque gol dal PSG, finale da incubo e nessun trofeo: Simone Inzaghi non nasconde la delusione e rimanda ogni decisione. Il futuro dipenderà dall’incontro con Marotta e dal mercato.
Molti tifosi interisti hanno già raggiunto lo stadio. Una finale che i neroazzurri sperano di dedicare all'ex presidente Ernesto Pellegrini
Il punto sul torneo parigino. Passo in avanti per Musetti, che supera in tre set il colombiano Galan. Il carrarino, in ottimo stato di forma, ora non si può più nascondere. Convincente anche la vittoria di Jasmine, che ha sconfitto in due set l'australiana Tomljanovic
Nell'esordio al Roland Garros vittoria in tre set per Jannik Sinner contro il francese Arthur Rinderknech. Tutto liscio per i primi due set, qualche problemino nel terzo. Il primo match degli Slam non è mai facile. Ma l'esordio ha messo benzina nella gambe del campione altoatesino. Prossimo turno contro l'idolo locale, il francese Richard Gasquet
Non si può essere contenti di una sconfitta, però ci sono sconfitte che sono diverse dalle altre. È quella di Jannik Sinner nella finale degli Internazionali d'Italia contro Carlos Alcaraz, perché ci insegna molte cose, soprattutto in prospettiva del Roland Garros e quindi di Parigi
È stato un periodo ovviamente difficile, ma ora è libero. Ha detto che si sente libero, finalmente la sospensione è finita e quindi può tornare a giocare a essere il numero uno del mondo
Il campus di Dongguan è in villaggio di 140 ettari dove nasce tutta la tecnologia Huawei. Creato dall’architetto giapponese Nikkesenkei, è un omaggio alla cultura europea: ogni area è ricostruita prendendo spunto ad alcune città del Vecchio Continente, per l’Italia ci sono Bologna e Verona. E tra gli uffici dove si la vora su 6G, intelligenza artificiale e altre soluzioni tecnologiche, campeggia un’enorme biblioteca dove il sapere diventa fonte di innovazione
Dentro l’ipertecnologico Health Lab di Dongguan, dove i tecnici di Huawei producono i dati che consentono di creare dispositivi indossabili sempre più performanti per il fitness. Una vero e proprio centro sportivo che ha l’obbiettivo di rendere gli smartwatch sempre più innovativi e performanti nella prevenzione delle malattie cardiorespiratorie, in modo da accrescere la salute e il benessere di chi li indossa