Il premier non ha nulla da temere da nemici interni, ex amici e avversari. Ma può essere mandaro a casa dalla Consulta

Il premier non ha nulla da temere da nemici interni, ex amici e avversari. Ma può essere mandaro a casa dalla Consulta
Siamo tiepidi non solo nel coraggio ma perfino nel timore. Dovremmo rispondere al nemico che vuole annientarci. Invece manteniamo un ottimismo idiota e finiremo per scavarci la fossa
La scuola è ormai un ammortizzatore sociale che sforna diplomi. Serve una rivoluzione vera
Gianluigi era furbacchione anche da piccolo: fu talmente bravo e accorto nel descrivere le gesta del leader della Lega da indurre questi a nominarlo direttore della Padania
Trascorsi alcuni anni dall'epoca in cui i tecnici erano adorati, siamo qui a leccarci le ferite
Il sospetto che Baldini sfrutti, oggi come ieri, la sua condizione di strapelato per muovere a compassione i (numerosi) benefattori non è fantasioso
Il Palazzo è intimidito quando, ogni due minuti, esterna. Pochi reagiscono, e anche quei pochi lo fanno senza convinzione, paralizzati dalla paura di essere estromessi dalla consorteria
Quando sei o sette persone intervengono contemporaneamente nella discussione, smaniose di primeggiare, il risultato è una gran caciara
Chi tocca il Corriere crepa o si fa molto male. Esso è portatore sano di sfiga