Il mercato delle armi non conosce crisi. Anzi, è in costante aumento e negli ultimi cinque anni ha raggiunto il livello più alto dalla fine della Guerra fredda. C’è chi esporta tank e aerei d’attacco

Il mercato delle armi non conosce crisi. Anzi, è in costante aumento e negli ultimi cinque anni ha raggiunto il livello più alto dalla fine della Guerra fredda. C’è chi esporta tank e aerei d’attacco
Gli scenari geopolitici nel Medio Oriente sono destinati a mutare molto velocemente
Quella di Barack Obama passerà alla storia come l’amministrazione americana che ha venduto più armi nel mondo e sopratutto ai Paesi in via di Sviluppo; niente male per un Presidente premio Nobel per la Pace (sulla fiducia), mito dei terzomondisti liberal e pacifisti. Dal 2008 al 2015 (in pratica durante i suoi due mandati), gli Usa hanno chiuso accordi per 200 miliardi di dollari, pari al 42% dell’intero ammontare del traffico di armi in questi paesi
Per l'ex ambasciatore a Mosca, l'Occidente responsabile della nuova "guerra fredda"
Una mozione della Lega Nord - approvata ieri al Pirellone - riconosce il genocidio dei cristiani in Medio Oriente
Angelina Jolie nel campo profughi più grande del medioriente, al confine fra Siria e Giordania
L'approccio guerrafondaio della Clinton allontana le prospettive di una congiuntura pacifica per il Medio Oriente che Franco Battiato ebbe il coraggio di proporre nel lontano 1992
Nella giornata in cui l’Inviato Speciale dell’Onu, Staffan De Mistura, si è rivolto a Stati Uniti eRussia affinché i due paesi esercitino la loro influenza per salvare quel che rimane del cessate il fuoco entrato in vigore lo scorso 27 febbraio, le prospettive per una stabilizzazione della Siriasembrano allontanarsi
Da George Cloney ad Angelina Jolie passando per i protagonisti del Trono di Spade, tutti in fila, dietro la cinepresa, a provocare le corde emotive del grande pubblico per raccogliere fondi (e gonfiare l'immagine). Tutta l'ipocrisia dei nuovi missionari
Tutte le potenze in campo approfittano di questa fase di stallo relativo per muovere le proprie pedine e accusare l’altro di voler sabotare la fine provvisoria delle ostilità. La Turchia non avendo gli scarponi nel Paese sposta carri armati, armi e munizioni al confine, per farsi trovare pronta una volta terminato il cessate-il-fuoco