


La storia del naufrago Josè Alvaregna ha dell'incredibile: secondo alcuni, anche troppo

José Salvador Alvarenga, pescatore salvadoregno, è ritornato a casa dopo 14 mesi passati su un'isola nell'atollo delle Marshall. Alvarenga racconta di essere sopravvissuto cacciando e nutrendosi di uccelli e pesci crudi e bevendo sangue di tartaruga. Naufragato a largo delle coste del Messico il 24 dicembre 2012, il pescatore ha percorso più di 12.500 kilometri per poi approdare sull'isola. Sopravvivendo per più di un anno, Alvarenga ha infine deciso di salvarsi da solo; dopo 22 ore di navigazione è infatti giunto nella capitale delle isole, Majuro. I medici hanno dichiarato che considerando lo stress e le difficoltà a cui è stato sottoposto l'uomo è apparso meglio di quanto ci si potesse aspettare. "Ho pensato di uccidermi diverse volte", ha dichiarato Alvarenga, che adesso si mostra sorridente alla fine di quest'incubo.

Ripercorriamo con voi i post 2013, con una foto a viaggio, scelta perché più significativa o sull’onda dell’emozione che mi risveglia

Per sfuggire dal freddo natalizio che cosa c'è di meglio che un bel viaggetto tra le piramidi Maya, i cenotes e lo Yucatàn?

Fin da bambina ho sempre pensato che puoi passare ore e giornate intere a fissare il mare perché non è mai uguale a se stesso. Che si infranga contro alte scogliere o che scivoli come una carezza sulla sabbia scaldata dal sole

Vi portiamo nei luoghi in cui siamo stati insieme, noi di Valigia a due piazze, e in questo photopost viaggiamo tra canyon, valli e laghi così diversi tra loro, qua e là per il mondo. Tra sogni e ricordi.

Città del Messico, la popstar twitta orgogliosa: "Ho appena incontrato il presidente Enrique Peña Nieto e la sua famiglia". Poco dopo l'immediata smentita ufficiale: "La Presidenza nega riunione dell'esecutivo con il cantante Bieber"

