In Olanda è stato il premier uscente Rutte a capitalizzare l’effetto Erdogan. Proviamo a spiegare le ragioni

In Olanda è stato il premier uscente Rutte a capitalizzare l’effetto Erdogan. Proviamo a spiegare le ragioni
In sella da quasi sette anni con maggioranze variabili a dicembre era dato per battuto. Ma ha recuperato puntando almeno in parte sulle stesse carte del suo avversario
Il premier uscente il più votato, il rebus governabilità. Bene i Verdi, crollo dei laburisti. Affluenza record: 81%
Renzi, Gentiloni, Schulz e il governo tedesco: felici per la sconfitta del populista Wilders
Secondo i primi exit pool, i liberali del premier Rutte hanno ottenuto 31 seggi su un totale di 150 in Parlamento. Alta l'affluenza
Primo ministro olandese dal 2010, il liberale Mark Rutte si presenta agli elettori puntando sull'immagine di leader affidabile, forte di innegabili successi economici, che si impegna a difendere "gli standard e i valori olandesi"
Si vota oggi, dunque non di domenica come di consuetudine nel nostro paese, bensì nel terzo mercoledì di questo mese
È raro, in un Paese dal sistema politico estremamente frammentato come l’Olanda, vedere dei confronti televisivi tra due sfidanti, sulla falsariga di quanto avviene nelle elezioni presidenziali Usa ed in gran parte delle odierne democrazie del vecchio continente