Gli 007 del pallone in Messico alla ricerca dei talenti di domani

Difficile per ora incoronare un re, più semplice individuare i pretendenti alla corona del mondiale Under 17 in corso di svolgimento in Messico. Nonostante l'età, che vieta ai campioni del futuro di firmare procure, gli agenti Fifa e gli 007 sono fitti come mosche dalle parti di Guadalajara e Torreon. Per ora stanno sobbalzando per il mancino francese di origini algerine Yassine Benzia, nome e movenze simili a Benzema. I transalpini mettono in vetrina anche Abdallah Yaisien, ennesimo figlio del maghreb. E se il bomber uruguayano Juan Cruz Mascia è il clone di Forlan, il difensore della celeste Gianni Rodríguez si sta facendo notare come miglior centrale della kermesse stuzzicando l'appetito dell'Inter. I paragoni si sprecano e gli accostamenti sono all'ordine del giorno: il capitano del Burkina Faso Sounkalo Sanou sembra un Michael Essien ancora più corazzato. Nick Powell è il novello Beckham della nazionale inglese, mentre Hallam Hope e Raheem Sterling mimano gli idoli Ronney e Crouch.
Non ha ancora carburato bene l'Olanda campione d'Europa in carica, nonostante un parterre da urlo. Il playmaker Kyle Ebecilio è già stato ingaggiato dall'Arsenal e il centravanti Gyliano van Velzen dal Manchester United. Terence Kongolo e Tonny Trindade de Vilhena, piacciono al Chelsea. Lucas Ocampo del River Plate è invece l'unico gioiello di un'Argentina operaia che somiglia parecchio al suo allenatore Oscar Garre, già scudiero di Maradona proprio a queste latitudini nel 1986. Il Brasile invece fa la parte della cicala: Lucas Piazon del Sao Paulo ha appena firmato per il Chelsea. Lo seguiranno in Europa il bomber tascabile Adryan, il collega di reparto Leo, Wallace, una sorta di Maicon acerbo, e Matheus, discepolo dell'interista Lucio.

Non male neppure la Danimarca, con l'ariete Viktor Fischer a un passo dall'Ajax e Patrick Olsen e il colored Kenneth Zohore «pedinati» da Milan e Juventus. Chiusura con la multietnica nazionale tedesca: del lotto di «saranno famosi» spicca un solo crucco, Mitchell Weiser, e tre turchi, Emre Can, Samed Yesil e Levent Aycicek.

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