I lettori del Giornale lo sanno, questa è la loro casa. Una casa di vetro, per la precisione.
E quindi ci fa particolarmente piacere raccontare quello che è successo laltra sera, alla festa del 2 giugno, voluta dal prefetto Giuseppe Romano a Palazzo Ducale. Una festa riuscitissima perchè, davvero, ha saputo essere la festa di tutti, senza distinzioni di colore politico o di ruolo. E, insieme ai rappresentanti delle forze dellordine, della Genova ecclesiastica, della città del porto, della Lanterna politica e delle istituzioni, comprensive di tutti i sindaci della provincia di Genova, ceravamo anche noi.
Ecco, volevo raccontarvi la serata dellaltro giorno. Perchè, grazie al grado di ospitalità di questa città (altro che non offrire nemmeno un caffè, come sostiene Enrico Preziosi), sono stato trattato, come sempre, con i guanti bianchi. Anche e soprattutto da coloro che critichiamo quotidianamente. E questa è la cosa più bella: si può essere in disaccordo su tutto o quasi, ma non cè niente di meglio del dialogo e del confronto civile per arricchirsi reciprocamente. Quindi, tanto di cappello agli avversari del Giornale - edizione Genova e Riviere. Che combattiamo duramente sul piano delle idee e a cui non abbiamo fatto sconti ieri, non ne facciamo oggi e non ne faremo domani, ma con cui ci troviamo perfettamente allunisono sul piano della civiltà dei rapporti. Che è la base di ogni discorso e di ogni confronto.
In questo quadro, la cosa importante è una e una sola. Io, preso da solo, non conto assolutamente nulla. E giustamente, ci mancherebbe altro. Ma, insieme a me e alla nostra straordinaria redazione, ad essere trattati con i guanti bianchi siete tutti voi: una comunità di lettori assolutamente unica nel panorama della stampa ligure, capaci di partecipare alla vita del nostro (del vostro) Giornale e di esserne sempre più oggetto attivo, anzichè complemento oggetto passivo. Con un affetto e un entusiasmo di cui tutti noi non smetteremo mai di esservi grati.
Ecco, la straordinaria accoglienza del prefetto e dei suoi ospiti non era per me. Era per tutti voi. E il 2 giugno, oltre alla Repubblica, a Genova si sono festeggiati i lettori del Giornale. Cè chi non ha nemmeno un caffè e chi è alla frutta. Per voi, solo dolce.
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