Expo Milano 2015 verso il traguardo dei 21 milioni di visitatori. La stima è del commissario unico Giuseppe Sala, che sulla base del numero di ingressi della scorsa settimana e il numero ad oggi raggiunto, ha potuto annunciare una chiusura quasi ormai certa con un totale di accessi che non solo centrano, ma anzi superano quelli i 20 milioni fissati come obiettivo all'inizio dell’Esposizione Universale. "La scorsa settimana - ha detto Sala - è entrato circa 1 milione e 100mila persone, un pò meno della precedente forse per il tempo che non è stato favorevole vista la pioggia. La tendenza è quella ormai di arrivare ai 21 milioni con i prossimi giorni". Sala si è detto soddisfatto anche sul fronte dei contenuti: sono stati circa mille i dibattiti sul tema dell'evento nei sei mesi, con un picco a settembre e a ottobre mese che ha avuto un momento clou nel World Food Day per i 70 anni della Fao con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon seguito, sabato, dalla visita del segretario di Stato Usa John Kerry.
E come ha reso noto la società, la scorsa settimana, anche se in leggero calo rispetto a quella precedente, è stato confemato il trend positivo consolidato ormai dalla metà di agosto. Oltre i 246 mila gli accessi dello scorso sabato, seguiti dai 185.004 di domenica; non da meno la settimana feriale che a partire da lunedì ha di nuovo fatto segnare ogni giorno accessi molto superiori alle 100mila unità. Nel dettaglio: lunedì 12 ottobre sono entrate oltre 159mila persone, martedì 127.484, mercoledì 136.714, giovedì 126.683 e venerdì 176.346.
Sul fronte economico sarebbe positiva per tre miliardi la differenza tra gli utili dei flussi turistici generati da Expo e il costo della realizzazione del sito. Lo afferma un'analisi di Euler Hermes, società del Gruppo Allianz specializzata nel credito all'export e molto attiva anche sull'Italia con il suo ufficio studi e ricerche: "Detto ciò - annota la ricerca, che l'agenzia di stampa Agi ha potuto leggere in anteprima - è necessario verificare altri costi indiretti prima di stimare l'utile netto realizzato". "In particolare sono aumentate le entrate per i settori legati al turismo, soprattutto a Milano e nella zona dei Laghi", recita il testo del report, "con i picchi più alti registrati nella vendita all'ingrosso e nella distribuzione (+4,2% anno su anno, rilevazioni del secondo trimestre 2015), nell'alberghiero e nella ristorazione (+2,9%) nei servizi legati ai trasporti (+2,1) e nei servizi commerciali (+1,3)". Prendendo a riferimento gli stessi parametri, l'Expo tedesco del 2000 si chiuse in perdita di 0,6 miliardi. I calcoli sono basati sulla vendita di 20 milioni di biglietti, totalizzata in realtà già da qualche giorno. Proiettando questo incremento di vendite indotto dall'Expo, risulta agli analisti di Euler Hermes che un settimo dell'incremento del Pil nazionale previsto ad oggi nel +0,7% è appunto legato alla kermesse milanese.
L'Expo ha inoltre stimolato l'arrivo di investimenti diretti esteri per 6 miliardi di euro, tra febbraio e aprile, l'importo più elevato dalla fine del 2013. E ha anche contribuito al forte incremento dell'export italiano nel corso del 2015: "In termini nominali la ripresa maggiore nelle esportazioni è stata registrata dai paesi fuori dalla zona euro - recita ancora la ricerca - come Usa (+27% nel periodo gennaio-giugno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), Regno Unito (+9,5%), Turchia (+10%) e Svizzera (+4%), tutti paesi che rientrano nell'elenco dei primi cinque mercati di esportazione italiani al di fuori della zona euro (il 20% delle esportazioni totali)".
Dall'inizio di Expo sono stati esportati 3,5 miliardi di euro in più di merci e 0,6 miliardi di euro in più di servizi. "La maggior parte dei servizi esportati sono senz'altro legati a Expo", dicono gli esperti di Euler Hermes.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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