Signor ministro, con riferimento alla Sua lettera nr. 787 del 24 luglio 2006, Le rappresento quanto segue.
Come preliminarmente comunicato al Suo Gabinetto, con messaggio nr. 134993/06 in data 28 luglio u.s., Le confermo che, in piena aderenza alla normativa vigente, ho concluso - senza l’adozione di alcun provvedimento di impiego - il procedimento amministrativo afferente le ipotesi di avvicendamento di ufficiali alla sede di Milano.
In merito, ritengo utile riferirLe che le ragioni sulla
base delle quali ho assunto una siffatta decisione,
come emerse nel corso della relativa istruttoria,
prescritta ai sensi degli articoli 7 e 8 della
legge n. 241/1990, sono da ricondurre alle seguenti
considerazioni:
- i Generali Pappa e Favaro, da me appositamente
interpellati per iscritto, in relazione alle circostanze
di cui è menzione al terzo capoverso della
missiva in riferimento, non hanno saputo fornirmi
alcuna specifica motivazione in ordine alla necessità
di trasferire gli ufficiali in parola;
- la Procura della Repubblica di Milano ha formalmente
manifestato l’esigenza di garantire continuità
nell’azione di indirizzo, coordinamento e
controllo delle delicatissime attività investigative
in corso a quella sede, concernenti peraltro reati
di turbativa ai mercati finanziari, sottolineando
nel contempo l’assoluta e incondizionata fiducia
riposta negli attuali vertici milanesi del Corpo;
- sussiste l’opportunità di mantenere, anche alla
sede di Milano, l’attuale linea di comando in vista
dell’imminente attuazione dell’importante riforma
ordinativa che comporterà, dal 1˚ settembre
p.v., in tutto il Paese, la fusione dei Nuclei Regionali
e dei Nuclei Provinciali di Polizia Tributaria
in un unico reparto. Si tratta infatti di cambiamenti
organizzativi di notevole complessità sul piano
operativo, del personale e logistico-infrastrutturale,
tali da esigere che la gestione delle relative
problematiche sia affidata agli ufficiali che già dispongono
di un approfondito livello di conoscenza
del contesto locale;
- si è tenuto conto delle esigenze personali partecipate
dagli ufficiali interessati nell’ambito del procedimento
amministrativo che li ha riguardati.
Per quanto attiene altre destinazioni di impiego
del personale dirigente sul territorio nazionale -
imposte da sopravvenute e obiettive esigenze - in
data 29 luglio 2006 ho convocato a rapporto tutti i
generali di grado vertice della Guardia di Finanza
- compresi i Generali Pappa e Favaro, che hanno
partecipato alla riunione - allo scopo di condividere
il documento di impianto all’uopo elaborato,
nello spirito di collaborazione che ho sempre assicurato
nella mia azione di comando, fermi restando
il rispetto delle vigenti norme di legge, dei vincoli
gerarchici nonché delle specifiche competenze
e responsabilità di ciascuno.
Tra l’altro, desidero evidenziare che nel corso del rapporto, il Gen. C.A. Angelo Ferraro, Comandante Interregionale dell’Italia Nord Occidentale, quindi competente anche per il territorio lombardo, è convenuto sulla soluzione adottata per gli ufficiali alla sede di Milano, precisando l’insussistenza di ragioni che ne potessero motivare il movimento e, anzi, esprimendo lusinghieri giudizi nei confronti dei medesimi. Nel contesto innanzi delineato, il piano di impiego in oggetto è stato formalmente condiviso all’unanimità e sottoscritto da tutti i succitati Ufficiali generali e, pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato, ne ho disposto l’attuazione secondo le previste procedure in vigore.
Come da consolidata prassi istituzionale, allego copia del documento in questione per informazione della S.V., intendendosi ìn tal modo assorbite e superate le ipotesi di avvicendamento a Lei partecipate in data 26 giugno u.s.
Con i suddetti trasferimenti ho così concluso la manovra di impiego degli ufficiali dirigenti per l’anno 2006.Colgo l’occasione per inviarLe i migliori saluti subordinatamente.
Gen. Roberto Speciale
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.