31 Luglio 2006 - Signor ministro, ecco perché non ho dato corso ai trasferimenti

Signor ministro, Le confermo che, in piena aderenza alla normativa vigente, ho concluso - senza l’adozione di alcun provvedimento di impiego - il procedimento amministrativo afferente le ipotesi di avvicendamento di ufficiali alla sede di Milano

31 Luglio 2006 - Signor ministro, ecco perché non ho dato corso ai trasferimenti

Signor ministro, con riferimento alla Sua lettera nr. 787 del 24 luglio 2006, Le rappresento quanto segue.

Come preliminarmente comunicato al Suo Gabinetto, con messaggio nr. 134993/06 in data 28 luglio u.s., Le confermo che, in piena aderenza alla normativa vigente, ho concluso - senza l’adozione di alcun provvedimento di impiego - il procedimento amministrativo afferente le ipotesi di avvicendamento di ufficiali alla sede di Milano.

In merito, ritengo utile riferirLe che le ragioni sulla base delle quali ho assunto una siffatta decisione, come emerse nel corso della relativa istruttoria, prescritta ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n. 241/1990, sono da ricondurre alle seguenti considerazioni:
- i Generali Pappa e Favaro, da me appositamente interpellati per iscritto, in relazione alle circostanze di cui è menzione al terzo capoverso della missiva in riferimento, non hanno saputo fornirmi alcuna specifica motivazione in ordine alla necessità di trasferire gli ufficiali in parola;
- la Procura della Repubblica di Milano ha formalmente manifestato l’esigenza di garantire continuità nell’azione di indirizzo, coordinamento e controllo delle delicatissime attività investigative in corso a quella sede, concernenti peraltro reati di turbativa ai mercati finanziari, sottolineando nel contempo l’assoluta e incondizionata fiducia riposta negli attuali vertici milanesi del Corpo;
- sussiste l’opportunità di mantenere, anche alla sede di Milano, l’attuale linea di comando in vista dell’imminente attuazione dell’importante riforma ordinativa che comporterà, dal 1˚ settembre p.v., in tutto il Paese, la fusione dei Nuclei Regionali e dei Nuclei Provinciali di Polizia Tributaria in un unico reparto. Si tratta infatti di cambiamenti organizzativi di notevole complessità sul piano operativo, del personale e logistico-infrastrutturale, tali da esigere che la gestione delle relative problematiche sia affidata agli ufficiali che già dispongono di un approfondito livello di conoscenza del contesto locale;
- si è tenuto conto delle esigenze personali partecipate dagli ufficiali interessati nell’ambito del procedimento amministrativo che li ha riguardati. Per quanto attiene altre destinazioni di impiego del personale dirigente sul territorio nazionale - imposte da sopravvenute e obiettive esigenze - in data 29 luglio 2006 ho convocato a rapporto tutti i generali di grado vertice della Guardia di Finanza - compresi i Generali Pappa e Favaro, che hanno partecipato alla riunione - allo scopo di condividere il documento di impianto all’uopo elaborato, nello spirito di collaborazione che ho sempre assicurato nella mia azione di comando, fermi restando il rispetto delle vigenti norme di legge, dei vincoli gerarchici nonché delle specifiche competenze e responsabilità di ciascuno.

Tra l’altro, desidero evidenziare che nel corso del rapporto, il Gen. C.A. Angelo Ferraro, Comandante Interregionale dell’Italia Nord Occidentale, quindi competente anche per il territorio lombardo, è convenuto sulla soluzione adottata per gli ufficiali alla sede di Milano, precisando l’insussistenza di ragioni che ne potessero motivare il movimento e, anzi, esprimendo lusinghieri giudizi nei confronti dei medesimi. Nel contesto innanzi delineato, il piano di impiego in oggetto è stato formalmente condiviso all’unanimità e sottoscritto da tutti i succitati Ufficiali generali e, pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato, ne ho disposto l’attuazione secondo le previste procedure in vigore.

Come da consolidata prassi istituzionale, allego copia del documento in questione per informazione della S.V., intendendosi ìn tal modo assorbite e superate le ipotesi di avvicendamento a Lei partecipate in data 26 giugno u.s.

Con i suddetti trasferimenti ho così concluso la manovra di impiego degli ufficiali dirigenti per l’anno 2006.
Colgo l’occasione per inviarLe i migliori saluti subordinatamente.

Gen. Roberto Speciale

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