(...) civile sul piano daccoglienza specificando una prima parte di arrivi di circa 60-70 persone oggi a fronte della disponibilità di 600 posti individuati in tutta la Liguria: «Occorre un preavviso per ospitare ulteriori persone - ha affermato lassessore regionale - per permettere unadeguata preparazione delle strutture». In queste strutture sarebbero quindi conteggiati anche i tre siti individuati dal sindaco Marta Vincenzi lunedì scorso. Questa versione dellemergenza è completamente ribaltata da quanto sostengono gli esponenti di Italia dei Valori che ieri si sono affidati ad un comunicato per spiegare che nel capoluogo ligure non ci sarà nessuna emergenza grazie allintervento dellonorevole Giovanni Paladini: «In Liguria arriveranno 270 persone, 150 nella provincia di Imperia e 120 nelle altre tre di cui 60 o 70 assegnati alla Provincia di Genova auspicando che anche gli altri comuni facciano la loro parte». Parole che, confermano gli assessori comunali dellIdv, fanno parte della relazione fatta dal sindaco alla giunta comunale ieri mattina.
Ma da un altro assessore interessato alla vicenda, Bruno Pastorino, arriva una terza versione dei fatti molto più prudente rispetto agli altri numeri: «Parliamo di una situazione in continua evoluzione e al momento non è possibile dire con certezza quanti immigrati saranno accolti in città. Lunico dato certo è che non saranno i 350 che ci erano stati paventati allinizio, ma circa un centinaio in meno» racconta Pastorino, che spiega anche come almeno un centinaio di posti siano forniti dalle associazioni che operano sul territorio «mentre sui tre siti di Quarto, Sampierdarena e Marassi siamo in stand by: pronti a prenderli in considerazione se non trovassimo soluzioni alternative, ma anche speranzosi di poter abbandonare questa possibilità».
Questo mentre altre scritte contro larrivo degli immigrati sono comparse sui muri della ex scuola Marco Polo di piazza Ippolito Nievo a Quarto, scelta dal Comune per accogliere un sessantina di profughi. «Italia agli Italiani» e «Al Rogo», oltre a diversi simboli con svastiche e croci celtiche di colore nero.
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