Politica

Abbandoni in calo Per salvare Fido serve il pugno di ferro

Siamo alle grandi partenze e, come ogni anno, ci sarà chi ha già predisposto per il ricovero dei «vecchi» nella casa protetta e l'abbandono di Fido, acquistato inopinatamente per Natale, «sull’anulare». Si tratta, come è noto, di sport molto gettonati nel nostro paese che si ritrova in continuazione con i canili, più o meno lager, sovrappieni.
Per fortuna, secondo gli ultimi dati dell'Aidaa, gli abbandoni dei cani, nel primo semestre 2010, sono in diminuzione del 32%, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Secondo l'associazione di Lorenzo Croce, nelle regioni del Nord la percentuale tocca quasi il 55% mentre nelle regioni del centro sud la situazione è addirittura peggiorata. Nel Lazio, in Campania, in Sicilia e in Puglia si registra un incremento degli abbandoni, specialmente dei cuccioli, che si aggira attorno al 12% rispetto allo scorso anno. Sempre nelle regioni meridionali si verifica il maggior numero di avvistamenti di cani vaganti che vengono segnalati al «telefono amico» Aidaa, mentre al Nord questi sono in netta diminuzione. A fronte di questa situazione, vi sono regioni dove l'abbandono dei cani è pressoché sconosciuto, come in Valle d'Aosta, Trentino e gran parte della Lombardia.
Certamente le campagne di stampa messe in atto dal governo sui media, quelle diuturne delle associazioni animaliste, l'inasprimento delle pene concordato da ministeri (turismo, salute, esteri) condotti da persone altamente sensibili al grido di sofferenza degli animali, hanno avuto il loro bel ruolo in questo risultato, ma ciò che è vincente, per quanto riguarda il popolo italiano, è la politica del bastone (molto) e della carota (poca). La buon'anima di Benito Mussolini soleva dire che «l'italiano è un popolo ingovernabile» e gli va riconosciuto che, almeno su questo aveva abbondantemente ragione. L'italiano si trasforma in una persona con barlumi di civiltà solo se, dietro l'angolo c'è una divisa e una sanzione pesante, altrimenti passa la vita alla ricerca spasmodica di essere il più furbo. Guarda caso, da quando l'abbandono di animali è un reato penale e l'applicazione del microchip per l'anagrafe canina è divenuto un obbligo e non proprio un hobby eccentrico, gli abbandoni sono drasticamente calati.
Giusto alcuni rapidi consigli per chi possiede cani o gatti e deve partire per le ferie. Il gatto lasciatelo a casa con un amico, conoscente, parente o cat-sitter (ce ne sono ormai in tutte le città) che lo accudisca ogni giorno. Lui è un tipo solitario, se ne sta benissimo anche da solo purché sia nel suo ambiente.
Se volete portare Fido con voi fate benissimo a patto di informarvi bene sulle norme che regolano la sua permanenza al mare o in montagna. Sempre più alberghi e campeggi accolgono cani, quanto meno di piccola e media taglia, mentre siamo ancora molto «indietro» con le spiagge. Mostrate civiltà portandovi sempre dietro paletta e sacchetto per la raccolta di deiezioni e badando che il cane non vada, al ristorante, a sbavazzare sulle ginocchia dell'avventore di fianco questuando un pezzo di bistecca. Se vi recate in montagna o in collina, attenzione ai bocconi avvelenati.

In caso di sospetto un semplice cucchiaio di acqua ossigenata farà vomitare immediatamente il cane salvandogli la vita.

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