«Abbiamo badato al sodo Dalle buche alle fogne con un occhio al sociale»

E dopo trent’anni di battaglie, la sede del XIX municipio trasloca nei locali dell’ex Santa Maria della Pietà

Emanuela Ronzitti

Il municipio XIX si prepara a fare i bagagli e a trasferirsi nei padiglioni ristrutturati all’interno dell’ex nosocomio di Santa Maria della Pietà. È previsto per mercoledì prossimo il trasloco - che terminerà a dicembre - di una buona parte degli uffici municipali, in strutture più idonee e a norma di legge. Un trasferimento che altro non è che il frutto di un’antica e aspra battaglia all’interno dell’amministrazione municipale - di oltre 30 anni - sostenuta duramente dal presidente del XIX municipio Marco Visconti durante tutto il suo mandato.
Presidente, qual è la ragione che l’ha spinta a sostenere una così dura battaglia per ottenere il trasferimento del municipio in un’altra struttura?
«L’inadeguatezza strutturale delle due palazzine che finora ci hanno ospitato. Adibite trent’anni fa a uso pubblico dal Comune e ora senza il che ben minimo requisito a norma di legge. Non ci sono mai state le scale antincendio e c’erano barriere architettoniche per disabili. Per non parlare poi del peso di quegli oltre 27 sfratti esecutivi che gravano da tempo sulla nostra struttura e che l’amministrazione ha liquidato con un esborso complessivo di oltre 2 milioni di euro di penali. Soldi davvero buttati al vento».
Tra poco si voterà al Comune e lei è in lista con An per tentare la scalata all’aula Giulio Cesare. Cosa lascia in eredità ai cittadini del suo municipio?
«In primis, una grande opera di bonifica delle infrastrutture. Abbiamo ristrutturato più del 60 per cento delle strade del nostro municipio, dal manto stradale ai tombini, dalle barriere architettoniche alle fogne e ai marciapiedi. Per non parlare poi, della bonifica di tre palazzine di via Pietro Bembo di proprietà dell’Ater - ridotte ad alloggio per disperati - demolite e ora in fase di ricostruzione».
Tra le altre opere importanti da voi realizzate c’è stata l’inaugurazione della terza corsia del Gra.
«I meriti sono nostri e della passata giunta regionale. Abbiamo accontentato i nostri cittadini, oltre che con l’apertura della terza corsia, anche con la realizzazione della galleria di Selva Candida, che ha permesso di tutelare le abitazioni sorte a ridosso del Gra».
E in tema di parcheggi, nota dolente per i romani?
«Abbiamo realizzato mille posti auto nello spazio adiacente all’ospedale San Filippo Neri che, con l’accordo tra la provincia di Roma e l’ospedale, permette al municipio di realizzare un introito di oltre 400mila euro annui, destinati per finanziare scopi sociali».
Rimaniamo sul tema del sociale, il vostro è un municipio all’avanguardia. In che senso?
«La consulta dell’handicap ne è un esempio, visto che consente a tutte le associazioni di fornirci informazioni più dettagliate sui loro bisogni. E poi c’è la pet-therapy a domicilio per i malati di Alzhaimer, grazie alla quale il nostro municipio, è unico in Italia».
Se il 28 e 29 maggio dovesse essere eletto al Comune, quale sarà la sua nuova battaglia?
«Una lotta per una vera devolution municipale, visto che l’attuale è zoppa.

E ancora, vorrei valorizzare sia dei dipendenti comunali - umiliati nel loro ruolo dalle troppe consulenze del sindaco - che il corpo dei vigili urbani. Non a caso il mio motto è: “La forza della concretezza e la passione per Roma”».

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