da Tokio
Le dimissioni da primo ministro del Giappone non sembrano essere state la fine di un incubo per Shinzo Abe, bensì linizio. Ieri il frastornato uomo politico si è recato in ospedale per dei controlli, e al termine del check up i medici lo hanno convinto a ricoverarsi: si parla, genericamente, di esaurimento. Fonti sanitarie hanno indicato che egli non resterà più di tre o quattro giorni allospedale delluniversità Kejo, nel centro di Tokio: è a breve distanza dalla residenza del premier e il suo vice Kaoru Yosano ha subito chiarito che non sarà necessario nessun trasferimento di poteri per il disbrigo degli affari correnti. Lo stesso Yosano ha fornito indicazioni sullo stato ansioso che potrebbe essere stato alle origini dei disturbi del premier, aggravati dallalimentazione durante un recente viaggio in India.
A parere degli osservatori, tuttavia, anche queste motivazioni sanitarie potranno difficilmente impedire che il passo di Abe equivalga a un suo «suicidio politico», anche sul piano interno del partito, quello liberaldemocratico, che mostra sintomi non molto più rassicuranti. Per il 23 settembre è stata annunciata una votazione per designare un successore del premier ultraconservatore, ormai totalmente subissato dalle critiche.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.